Attualità

Denuncia una rapina e una violenza sessuale: finisce nei guai per simulazione di reato

A Giussano, una 30enne ha sporto denuncia per rapina e violenza sessuale, ma è tutto falso. Voleva nascondere ai genitori la cessione del proprio cellulare ad alcuni spacciatori in cambio di un po' di droga.

carabinieri42-2019-mb

Aveva sporto denuncia sostenendo di essere stata rapinata e violentata, ma poi la verità è saltata fuori e si è beccata una denuncia per simulazione di reati. E’ successo martedì mattina, a Giussano. Protagonista dell’insolita vicenda una cameriera 30enne di Carugo (CO), nubile e incensurata.

La donna si era recata al comando dei Carabinieri, lo scorso 24 maggio 2020, per denunciare che il giorno prima, mentre era distesa al sole, nel parco pubblico in località “laghetto” di Giussano, sarebbe stata avvicinata da due uomini, probabilmente nordafricani che, dopo averla immobilizzata e palpeggiata, si sarebbero impossessati del suo portafogli e del telefono cellulare, per poi dileguarsi a piedi per i campi adiacenti.

Nella giornata di martedì 16 giugno 2020, la 30enne ha ammesso di aver simulato i reati di rapina e violenza sessuale, per nascondere ai genitori una verità inconfessabile: la cessione del proprio telefono cellulare ad alcuni spacciatori in cambio di un po’ di droga. Proprio per il reato di simulazione è stata denunciata.

Fondamentale per la ricostruzioni dei fatti è stato l’accertamento dei numerosi contatti “anomali” con soggetti stranieri che la donna aveva avuto in concomitanza dei fatti denunciati.

Foto di repertorio MBNews

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.