Economia

La Cgil Monza e Brianza si (ri)mette in moto: “Nuove modalità, soliti principi”

Il sindacato di via Premuda non ha mai chiuso, ma dal 4 maggio ha anche riaperto al pubblico su appuntamento. Tante le urgenze di cui occuparsi. Per affrontarle al meglio è stato rinnovato il sito.

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C’è chi l’ha paragonato ad una guerra, chi ad uno tsunami. Forse non è necessario avventurarsi in similitudini azzardate per ammettere che il Covid-19 è “semplicemente” una pandemia con effetti dirompenti su tutti gli aspetti della vita sociale e personale. Compresi naturalmente l’economia ed il lavoro.

La Cgil di Monza e Brianza non poteva essere immune alle difficoltà e ai cambiamenti che ha portato l’emergenza sanitaria. Ma il sindacato di via Premuda ha scelto di fare la sua parte anche in questo periodo così complicato piuttosto che restare fermo ad aspettare che, prima o poi, passi l’impetuosa tempesta.

“La pandemia ha richiesto uno sforzo inedito a tutti, anche a noi – spiega  Eliana Schiadà, segretaria Cgil Monza e Brianza nel corso della diretta Facebook “Pronti, Ripartenza, Via!” – non siamo stati mai chiusi e, anche se da remoto, attraverso i diversi canali a disposizione, mail, telefono e social, abbiamo continuato ad operare per la tutela individuale e collettiva di cittadini e lavoratori, sempre seguendo i principi della solidarietà, dell’uguaglianza e della tutela della salute”.

https://www.facebook.com/CgilMonzaeBrianza/videos/669778810245688/

“Dal 4 maggio, con l’inizio della fase 2, anche la Cgil Monza e Brianza ha riaperto al pubblico, ma solo su appuntamento – continua – al momento riceviamo, ogni giorno, circa 900 telefonate e accogliamo circa 200 persone solo nella nostra sede di Monza”.

Molte le urgenze a cui il sindacato sta cercando di far fronte anche in questi mesi così intensi. “Si tratta soprattutto di casi di licenziamenti, numerosi nonostante le norme stabilite dal Governo, della cassa integrazione con, al 31 maggio, 7439 richieste totali, 2225 accordi sindacali per motivazioni Covid e 85mila lavoratori coinvolti – afferma Schiadà – ci sono poi le istanze legate alle diverse tipologie di bonus, ai congedi parentali, ai lavoratori autonomi, allo smart working e alle attestazioni, come quella Isee, necessarie per accedere ai buoni spesa e alle diverse misure per le famiglie e il sostegno al reddito”.

Anche in questo periodo non sono mancati casi emblematici come i licenziamenti alla Rottapharm Biotech (qui l’articolo) e quello, ancora tutto da valutare, del possibile fallimento dei centri dentistici Dentix (leggi la news).

IL PATRONATO INCA

E’ stata sicuramente una delle categorie sindacali più sollecitate, ora come durante il lockdown. D’altro canto i servizi di cui si occupa il Patronato sono numerosi. Dal bonus bebè alla Naspi, dalle pensioni al rinnovo del titolo di soggiorno per i migranti, solo per fare alcuni esempi.

“Dal 24 febbraio ad oggi abbiamo aperto 6300 pratiche, un 40 per cento in meno rispetto allo stesso periodo del 2019 e, anche per questo, respingo fermamente le accuse di chi dice che il Patronato si sia arricchito, in questo momento storico, grazie alle misure economiche e sociali varate dallo Stato – spiega Davide Cappelletti (nella foto in basso), Direttore Provinciale del Patronato Inca Cgil Brianza – non dobbiamo negarci le difficoltà organizzative che abbiamo avuto, ma, nonostante questo, abbiamo inviato mille domande Naspi, 900 di pensionamento e 300 richieste di domande per reversibilità ed infortuni/malattie professionali, anche legati al Covid”.

“L’unico servizio per cui c’è stato un deciso aumento rispetto al 2019, stimabile nel 44% in più, è stato quello delle pensioni di vecchiaia – continua – molte persone si sono rivolte a noi anche per il bonus 600 euro, l’estensione dei permessi per la legge 104, gli 80 euro del bonus bebè, pratiche ingiustamente considerate, all’inizio, indifferibili”.

Di fronte a questa mole di lavoro, il Patronato Inca, il cui ruolo è importante anche nel gestire le ansie dei cittadini e degli utenti, ha dovuto fare i conti pure con i problemi del sito Inps. “Ha sempre avuto qualche criticità e questa volta le difficoltà maggiori sono state sul fronte delle domande per la cassa integrazione – afferma Cappelletti – le cose sono andate decisamente meglio per la Naspi. Vedremo ora cosa succederà con la scadenza, il prossimo 30 giugno, di molti contratti del comparto scuola”.

UN NUOVO SITO

Di fronte ad un’emergenza così dirompente come il Covid-19, il miglior modo di comportarsi è modificare i propri schemi mentali piuttosto che cercare soluzioni replicando quelli tradizionali. E così la Cgil di Monza e della Brianza, nel corso della diretta Facebook “Pronti, Ripartenza, Via!”, ha presentato le funzionalità del nuovo sito www.cgilbrianza.it.

“Uno strumento innovativo, dotato di una navigazione agile, a disposizione dei lavoratori del nostro territorio – spiega Giorgio Garofalo, Responsabile della Comunicazione del sindacato di via Premuda – l’home page racchiude tutto quello che può servire all’utente, dalle info sulle diverse categorie e le nostre sedi sul territorio, con tutti i contatti e i riferimenti, alle news in evidenza, dallo spazio per l’interazione social agli eventi, fino alle associazioni a cui siamo legati e alla stringa di Collettiva, il nuovo progetto di informazione della Cgil nazionale, che ci offre una finestra sul mondo”.

Nel nuovo sito della Cgil di Monza e Brianza, per l’esattezza in basso a destra nell’home page, c’è una delle novità più importanti. “Si tratta del servizio ‘Parla con’, rappresentato visivamente da una busta bianca su sfondo giallo – continua Garofalo – cliccandoci su, si può compilare un modulo, segnalando le proprie richieste e problematiche. Successivamente, fatta una valutazione che può coinvolgere anche più uffici e categorie a seconda dei casi, l’utente viene indirizzato alla persona più indicata per le opportune risposte”.

Il nuovo sito del sindacato di via Premuda si inserisce in un contesto di trasformazione digitale delle modalità operative della Cgil. “Stiamo cercando di integrare progressivamente il nostro sito di categoria, ad esempio attraverso l’elenco dei documenti necessari per inviare una domanda ad uno specifico ente previdenziale – afferma Cappelletti – segnalo anche il sito https://www.digitacgil.it/#/, una forma al passo con i tempi per interagire con il nostro sindacato”.

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