Attualità

Striscioni intimidatori e minacce di morte: in Brianza 7 episodi nel 2019

Sono sette le intimidazioni censite in provincia di Monza-Brianza nel 2019. I dettagli del rapporto dell'associazione "Avviso Pubblico".

Amministratori sotto tiro

Sono sette le intimidazioni censite in provincia di Monza-Brianza, nel 2019. A evidenziarlo è il rapporto dell’associazione “Avviso Pubblico”, che ogni anno mette in luce gli amministratori della res publica che finiscono sotto tiro.

I risultati del 2019 mostrano come la nostra provincia abbia fatto un ulteriore passo in avanti verso un triste primato: si piazza al secondo posto per numero di episodi di intimidazione, dietro soltanto alla città metropolitana di Milano, dove gli episodi intimidatori sono stati 16.

Come sottolinea “Avviso Pubblico”, la nostra regione nel 2019 ha fatto registrare il dato più alto mai censito in un territorio del CentroNord: 46 atti intimidatori.

Il report punta la lente di ingrandimento su due dei sette episodi registrati in Brianza.

A Lissone, Concetta Monguzzi, vicepresidente della Provincia e Sindaco della cittadina, ha ricevuto minacce di morte sui social network, per aver partecipato e aver concesso il patrocinio del Comune a un convegno organizzato sul tema dell’accoglienza ai migranti.

A Lentate sul Seveso uno striscione intimidatorio contro il Sindaco Laura Ferrari recitava: “Se il partigiano contraddirai, minacce riceverai”.

Il rischio è che l’attuale crisi economica possa peggiorare una situazione già di per sé drammatica.

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