Attualità

Arcore, sugli allagamenti il comune non risponde alle domande. Enel intanto ci mette una “toppa”

I lavori si sono svolti in via Toscana ed è in fase di programmazione un intervento in via Lombardia. La giunta si trincea dietro a laconici post facebook ma non risponde né alla stampa né ai cittadini.

centro arcore allagato 01

Una prima toppa per cercare di arginare il disastro che Arcore ha subito i giorni scorsi, l’amministrazione l’ha messa mercoledì 10 giugno. In via Toscana infatti Enel ha provveduto alla posa di  una cabina provvisoria esterna, in attesa di procedere con quella definitiva in un’altra posizione, in quanto le cabine dell’energia sono state costruite interrate e con le piogge si allagano, finendo per non erogare più elettricità. Ne verrà poi messa un’altra in superficie in via Lombardia. Una toppa, appunto, per tentare di risolvere almeno il problema dei blackout che c’è stato in contemporanea  all’allagamento che il 9 giugno ha coinvolto diverse zone del paese come via Trento Trieste, via Umberto I, piazza Pertini, largo Arienti, via Piave e la zona di via Lombardia, via Marche e via Toscana.
Una soluzione questa della cabina fuori terra, che arriva dopo cinque anni. Ai tempi il comune aveva proposto di collocare la cabina all’interno di un giardino di un palazzo, vedendosi rispondere picche. Una risposta che è stata riportata alla memoria dallo stesso sindaco in suo post e che ha ricevuto la risposta arrabbiata dei cittadini: “sindaco, non darà adesso la colpa a questi residenti?” Un brutto scivolone per giunta Colombo. Uno scivolone sul fango, si potrebbe proprio dire, visto quello che molte famiglie si sono viste costrette a raccogliere dalle loro taverne, cantine e garage in questi giorni.

 

Sono tante le domande degli arcoresi rispetto alla gestione degli allagamenti. L’amministrazione comunale ha deciso di intervenire solo con un post su Facebook nella pagina del sindaco Rosalba Colombo. Neanche l’assessore ai Lavori pubblici fausto Perego risponde.

Un post a cui però tanti cittadini  hanno replicato, pubblicando le foto delle loro cantine dei loro negozi allagati.

Il primo cittadino ha precisato nel suo post sul social network che le vasche volano avrebbero fatto il loro dovere: “Questa volta le vasche volano a nord del centro di Arcore hanno retto, come anche le altre decine di volte da quando sono state realizzate ma, a seguito di 80,6 mm caduti in un’ora e mezza (il record di quest’anno era di 74 caduti il 2 giugno ), le fognature non hanno retto.
Il motivo? Quando il Lambro non riceve più perchè al limite della portata, la Molgorana non riesce a confluire nel Lambro e la pressione fa saltare i tombini. In sostanza in un’ora e mezza è caduta la pioggia di un mese. Faremo una ricognizione con Brianzacque che ha la gestione delle fognature. Come sempre in tempi rapidi verificheremo i danni e capiremo come poter aiutare.”.

Il sindaco ha poi specificato che nei giorni scorsi la Protezione Civile aveva effettuato un monitoraggio delle grate di sfogo delle vasche volano a nord di Arcore trovandole pulite.

Di ben altro parere è un cittadino che abita al confine con Camparada che il 1 giugno aveva inviato un’email con delle foto (eccone una pubblicata) di segnalazione al Comune: “Attenzione le rogge sono piene di erba e detriti e le grate otturate, pulitele prima che sia troppo tardi!”

LE DOMANDE SENZA RISPOSTA

Anche noi di MBNews abbiamo provato a contattare sia il sindaco sia l’assessore Fausto Perego per avere delle risposte non tanto sull’accaduto, in quanto i fatti già parlano da soli, quanto se ci sarà la possibilità in futuro, come a Monza per esempio, di ricevere per tempo un avviso con almeno qualche ora di anticipo al fine di mettere in sicurezza le case, spostare e auto per tempo e salvare il salvabile. E la seconda domanda rimasta senza risposta era per saper se verranno stanziati dei fondi per risarcire i cittadini che hanno subito dei danni a causa dell’allagamento. Chissà…

 

 

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