Salute

Covid-19, in Lombardia zero contagi a metà agosto. Ecco lo studio

Dott. Alessandro Solipaca "La situazione in Lombardia è molto delicata, speriamo non si debba pagare un prezzo troppo alto in termini di salute”.

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In Lombardia zero contagi non prima di metà agosto. Questo è quanto emerge dalle nuove proiezioni elaborate dagli esperti dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane.

Le proiezioni tengono conto dei provvedimenti presi da Governo e Regioni fino al 15 maggio, pertanto, non permettono di prevedere gli effetti sui nuovi contagi dovuti alla fine del lockdown. La precisione delle proiezioni è legata alla corretta rilevazione dei nuovi contagi: “è infatti noto che questi possono essere sottostimati a causa dei contagiati asintomatici. Inoltre, la dinamica dei nuovi casi positivi mostra evidenti oscillazioni, dovute anche alla tempestività delle notifiche dei nuovi casi, al numero di tamponi effettuati, al criterio con i quali questi sono stati somministrati alla popolazione, al tempo di refertazione e a altre cause di natura organizzativa. In particolare, va sottolineato che, dall’inizio dell’epidemia, sono stati effettuati 2 milioni e 945 mila tamponi ai quali corrispondono 1 milione e 900 mila persone e tale distribuzione è molto variabile sul territori” spiega la ricerca.

All’inizio della Fase 2 le Regioni si trovano a dover fronteggiare situazioni epidemiche diverse. L’epidemia da Covid-19, infatti, in alcune aree del Paese sembra nella fase finale, i contagi sono ormai prossimi all’azzeramento che dovrebbe avvenire a partire dalla terza settimana di maggio; altre Regioni sono in una fase leggermente più arretrata, ma potrebbero uscire dall’epidemia a partire dalla prima settimana di giugno; altre cinque Regioni dovrebbero vedere azzerare i contagi tra la metà e la fine di giugno.

“La situazione in Lombardia merita ancora particolare attenzione perché la diminuzione dei contagi procede con estrema lentezza, tanto che secondo le nostre proiezioni dovrà aspettare almeno la metà di agosto per azzerare i contagi” spiega l’equipe guidata dal Professor Walter Ricciardi, Direttore dell’Osservatorio e Ordinario di Igiene generale e applicata all’Università Cattolica, e dal Dottor Alessandro Solipaca, Direttore Scientifico dell’Osservatorio.

“La Fase 2 metterà alla prova la capacità organizzativa delle Regioni e il buon senso dei cittadini, poiché interviene in un momento in cui i nuovi contagi sono ancora un numero a due cifre per 11 Regioni italiane (Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana e Veneto) e il rischio di una ripresa dell’epidemia non è trascurabile. Invece, molto delicata è la situazione in Lombardia, speriamo non si debba pagare un prezzo troppo alto in termini di salute”, dichiara il Dottor Alessandro Solipaca.

 

 

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