Economia

Voglia di normalità, tra sanificazioni e tavolini all’aperto: così riparte la città di Monza

Su le saracinesche per ristoranti, bar, negozi di abbigliamento e settore beauty. Ma come è andato il primo giorno? Lo abbiamo chiesto ad alcuni commercianti monzesi.

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Su le saracinesche per ristoranti, bar, negozi di abbigliamento e settore beauty. La data del 18 maggio ha aperto anche a Monza un nuovo spiraglio di libertà nel lockdown che stiamo vivendo ormai da oltre due mesi. Una ripartenza buona quella di ieri per il comune capoluogo, che sembra essere tornato alla vita pre-Coronavirus. Con prudenza, però. Commercianti ed esercenti hanno infatti rispettato distanze di sicurezza e norme igienico-sanitarie spiegandoci che in città la voglia di ripartire è più forte della paura.

Al via bar e ristoranti: bene i tavolini all’aperto

Un bel colpo d’occhio per le piazze monzesi. Nella giornata di ieri, 18 maggio, primo giorno di apertura per bar e ristoranti, tanti monzesi hanno scelto di prendere il caffè comodamente seduti nei tavolini. Rigorosamente posizionati a un metro di distanza.

«Abbiamo fatto tutto seguendo le regole e sembra che stia andando bene – ci spiegano da Dori, in Piazza San Paolo. – Si vede che le persone hanno voglia di tornare, ma che c’è anche una consapevolezza che le cose non sono come prima. Ma noi siamo ottimisti e una ripartenza è possibile. Ci siamo attrezzati con il distanziamento tra una seduta e l’altra e facciamo in modo che tra persone di tavoli diversi ci sia sempre almeno un metro di distanza. Una accortezza giusta a nostro parere, che può aiutare il contenimento dei contagi».

«Siamo fortunati ad avere un bello spazio esterno – ci racconta Matteo di UAIN, un bar in via San Giovanni Bosco. – Per essere il primo giorno e lunedì, non è andata per niente male. Penso che le persone non abbiano paura, ma tanta voglia di tornare ad uscire. E giornate di sole come queste aiutano. Per ora mi sembra che i clienti siano tranquilli. E anche noi».

«Ci sono almeno due stati d’animo – ci spiegano al QB di via Carlo Porta. – C’è chi è tranquillo e chi ha ancora, comprensibilmente, tanta paura. Alcune persone quando ci avviciniamo rimettono la mascherina o chiedono più volte l’igienizzazione del tavolo. Lo capiamo, ma non avremmo mai immagino una situazione del genere. E’ stato anche il primo giorno di pausa pranzo. Le persone sono venute, hanno mangiato e rispettato le distanze. E’ andata bene».

Apertura dei negozi: file per accedere da Zara

Porte aperte anche per i negozi del centro. «E’ il primo giorno di apertura ufficiale e siamo felici di essere tornate – ci raccontano a “Dell’Orto Moda”, nella centralissima via Vittorio Emanuele. – C’è curiosità tra i monzesi e interesse nel tornare alla vita di tutti i giorni. Per noi il lockdown è stato un colpo: da un giorno all’altro abbiamo chiuso con la stagione invernale e ora ci ritroviamo a un passo dall’estate. Stiamo cercando di fare alcune promozioni, invogliare la gente a comprare nei negozi della città. Ci tengo a dire che tutto è fatto in massima sicurezza: sanifichiamo gli spazi e trattiamo i vestiti e i tessuti ad hoc in modo che siano sicuri, ma senza rovinarli. Un po’ di paura c’è, soprattutto per alcuni fornitori: purtroppo già sappiamo che per alcuni di loro questi mesi sono stati fatali. A noi non resta che pensare positivo e invitare le persone a fare un salto in negozio».

«Fare shopping in negozio è un’altra cosa dall’online – continua Giorgio Pironi di “Pironi Calzature”. – Si crea un rapporto con i clienti, noi cerchiamo sempre di dare un parere, un consiglio. Da quel punto di vista non è cambiato niente: i clienti sono sempre la cosa più importante. Adesso si somma il tema della sicurezza: sanifichiamo gli spazi e siamo attenti al distanziamento sociale. Fare shopping è sicuro, basta farlo responsabilmente».

Nel pomeriggio di ieri si sono registrate anche le prime file per accedere ai negozi del centro. Piccole code si sono formate da Subwed, H&M e, soprattutto, da Zara, in Corso Italia (in foto qui sotto). «Non abbiamo paura, se no non saremmo qui – ci raccontano alcune signore con cui chiacchieriamo mentre aspettano di entrare. – Monza è un bel posto per passeggiare e i negozi in città sono belli: c’era tanta voglia di tornare e noi lo abbiamo fatto. Senza timori, ma con un po’ di attenzione. Online abbiamo acquistato, anche tanto, ma venire qui è tutto un altro mondo».

Primo giorno di lavoro anche per il settore beauty

Ripartono in sicurezza anche gli acconciatori. Nel salone delle Donne di Lu, in via Regina Teodolinda, tutto viene fatto nel completo rispetto delle norme di sicurezza: pochi clienti, distanziamento sociale, visiere, mascherine e guanti. «Una ripartenza full, già dal primo giorno – ci racconta Luigi il proprietario dell’attività. – Anche segnata da grandi cambiamenti e incastri di ore: dobbiamo fare i turni per tornare a casa dai nostri bambini e organizzarci in modo che il salone resti aperto. Però siamo ripartiti. Ed è una cosa molto positiva».

Le segnalazioni in Piazza Trento e Trieste

Una nota negativa, però, c’è: alcuni cittadini hanno segnalato che nei parcheggi di Piazza Trento e Trieste diversi cestini sono stati letteralmente presi d’assalto e che guanti e mascherine sono stati gettati a terra, danneggiando, in un colpo solo, ambiente e decoro urbano. Un gesto di inciviltà che in questi mesi non ci è mancato per niente.

 

 

 

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