Politica

Fase 2, spostamento tra le regioni: sì dal 3 giugno. La bozza del decreto

La Lombardia attende con il fiato sospeso di avere le linee guida sulle prossime riaperture previste per il 18 maggio. 

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E’ in corso proprio queste ora l’incontro tra il premier Giuseppe Conte, il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, e i governatori delle 20 Regioni italiane

La Lombardia attende con il fiato sospeso di avere le linee guida sulle prossime riaperture previste per il 18 maggio.

Da quanto emerso fino ad ora dal prossimo lunedì, ci si potrà spostare liberamente all’interno della propria regione mentre per gli spostamenti tra una regione e l’altra (sia con mezzi pubblici che privati) si dovrà attendere fino al 3 giugno

“A partire dal 18 maggio 2020 gli spostamenti all’interno del territorio regionale non sono soggetti ad alcuna limitazione, fatte salve le misure di contenimento più restrittive adottate relativamente a specifiche aree del territorio regionale, soggette a particolare aggravamento della situazione epidemiologica” si legge nella bozza del decreto che circola in queste ore. “A decorrere dal 3 giugno 2020, gli spostamenti sul territorio nazionale possono essere limitati solo con provvedimenti adottati in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente in dette aree” e “il sindaco può disporre la chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico in cui sia impossibile garantire adeguatamente il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro”.

Le violazioni del decreto, ovvero dei decreti e delle ordinanze emanati in attuazione del presente decreto, sono punite con la sanzione amministrativa da 400 a 3.000 euro. Nei casi in cui la violazione sia commessa nell’esercizio di un’attività di impresa, si applica altresì la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni.

Questa mattina il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha incontrato il Comitato Tecnico Scientifico per le ultime valutazioni sanitarie. Ora si attende il verdetto sulle nuove aperture delle saracinesche: “Ascolteremo le proposte e le prescrizioni nazionali che arriveranno da Roma e che necessariamente dovranno indicare quali saranno le riaperture previste nel Decreto del Governo, sulla base delle quali potremo stabilire le nostre integrazioni. Anche i sindaci, che ho incontrato nel pomeriggio di ieri, hanno espresso preoccupazione per il fatto che non ci siano ancora tutte le linee guida del Governo e dell’Inail. A pochissimi giorni da eventuali riaperture, la Lombardia, così come le altre Regioni e i Sindaci, chiede chiarezza per poter decidere”.

“Come già anticipato più volte dal 18 maggio molte attività potranno riaprire in sicurezza.
Comprendo perfettamente l’esigenza delle Regioni di avere un quadro che consenta loro di avviare le riaperture differenziate e condivido la loro esigenza di averlo in tempi brevi. Li ringrazio per il senso di responsabilità e per la condivisione con il governo dell’esigenza di avere linee guida nazionali elaborate dal comitato scientifico su proposta Inail, sulla cui base eventuali ordinanze regionali, emesse prima delle nuove misure, dovranno essere riformulate, a tutela della salute pubblica e della sicurezza sul lavoro.
Tuttavia, è utile già discutere con le Regioni le modalità di apertura o restrizione delle attività legate all’andamento dell’epidemia secondo il monitoraggio avviato dal ministro della Salute”. Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia.

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