Sociale

Coronavirus Fase 2: anche Pizzaut riparte, ma a bordo di un Truck Food

In attesa di riaprire la pizzeria, Pizzaut procede con due nuovi progetti: un Truck Food, per portare una buona pizza nelle aziende in pausa pranzo e l'Aut Academy, per formare nuove leve di pizzaioli e camerieri.


Durante il lockdown l’intero Paese si è fermato, come un paziente sotto anestesia, in attesa del risveglio e di una nuova ripartenza. E’ successo anche a Nico Acampora e a Pizzaut, il suo ambizioso progetto che prevede l’apertura di una pizzeria “innovativa”, gestita da ragazzi affetti da autismo. Avrebbe dovuto aprire a giugno, era quasi tutto pronto, poi però è arrivato il Coronavirus e così il grande sogno è slittato a settembre.

“E’ impossibile riaprire ora, la pizzeria di Pizzaut, non può essere gestita con le regole restrittive del distanziamento sociale, è un’esperienza a tutto tondo che vogliamo far vivere a pieno ai nostri ragazzi e ai nostri clienti, non appena sarà possibile”.

Non è uno stop totale però, Acampora ha già escogitato un paio di soluzioni interessanti, da attuare da qui a settembre, in attesa della ripartenza della pizzeria. Da un lato un Truck Food, per portare una buona pizza magari nelle aziende in pausa pranzo, e dall’altro l’Aut Academy, per formare nuove leve di pizzaioli e camerieri.

Truck Food

“Prima del progetto ristorante siamo sempre andati in giro per le varie città italiane a portare in contesti informali, fuori dai classici convegni, le nostre pizze, fatte con il cuore e ingredienti di alta qualità. E insieme alle pizze abbiamo portato il tema ‘autismo e lavoro’, un binomio ancora molto poco trattato. Non ne abbiamo solo parlato, abbiamo dimostrato con i fatti, cosa questi ragazzi sono in grado di fare. Un’esperienza immersiva, a 360 gradi, per certi versi unica. Un lavoro di sensibilizzazione enorme. Non ho mai pensato quindi che si potesse rinunciare a questo aspetto, dopo l’apertura del ristorante. Così quando siamo stati paralizzati dal lockdown, ho iniziato a pensare che forse avremmo dovuto continuare con la modalità itinerante, a bordo di un Truck Food rosso fiammante, targato ovviamente Pizzaut!”.

Un’idea che è anche una boccata d’ossigeno per questi ragazzi, che come molti altri disabili in Italia, durante la pandemia, sono stati completamente dimenticati: “Da ultimi, sono diventati del tutto invisibili – spiega Nico Acampora con un velo di amarezza in fondo alla voce – questo lockdown ha segnato profondamente i nostri ragazzi. Ho ricevuto tante richieste d’aiuto da ogni parte d’Italia. Alcuni hanno sviluppato delle paure a uscire di casa, qualcun’altro è un po’ regredito. Ancora non mi spiego perché hanno potuto riaprire i parrucchieri, i negozi, ma non i servizi educativi e di supporto per i nostri ragazzi. Ovviamente non dico non siano attività importanti, ma lo sono anche i centri per i nostri figli”.

“Insomma, è giunto il momento di tornare ad agire. Grazie a un prezioso contributo della Fondazione della Comunità di Milano da 75 mila euro è già stato trovato un truck di seconda mano, che sarà adattato per le esigenze del nostro team speciale di pizzaioli”.

“Dovremmo partire a fine giugno. Ora non ci resta che cercare delle aziende del territorio che abbiamo piacere a riceverci con il nostro truck in sicurezza, per preparare ai loro dipendenti delle pizze straordinarie e per rendere la pausa pranzo speciale, costruttiva e di buon gusto. Può essere una volta alla settimana, l’appuntamento fisso del lunedì, ad esempio. Un momento doppiamente inclusivo per i ragazzi di Pizzaut e per i dipendenti stessi, che hanno l’opportunità di vivere insieme un’esperienza inconsueta, al di fuori degli impegni prettamente lavorativi”.

Il progetto del Truck Food è arrivato già alle orecchie di tanti cittadini monzesi, che subito hanno pensato a come sarebbe meraviglioso poter ospitare la cucina itinerante di Pizzaut all’interno del parco di Monza. Chissà cosa ne pensa il sindaco, Allevi.

Aut Academy

Le nuove idee di Pizzaut non si fermano al progetto Truck Food, come anticipato in apertura, si parla anche di una nuova accademia.

“Grazie sempre a Fondazione della Comunità di Milano, potremo dare il via a un altro interessante progetto, che con buona probabilità partirà a settembre: ‘Aut Accademy’, un’accademia di formazione per ragazzi autistici, in cui plasmare nuove leve di pizzaioli e camerieri. Corsi di sala e di cucina, che verranno organizzati direttamente all’interno del nostro ristorante. Organizzeremo classi molto piccole, al massimo 5 o 6 ragazzi, così da poter garantire un lavoro di estrema qualità. Saranno corsi gratuiti, perché sappiamo bene quanto costi la formazione dei nostri ragazzi, considerato che è completamente a carico dei genitori”.

Pizzaut è il simbolo della tenacia e della forza di volontà, che è capace di vincere su tutte le difficoltà, anche quando il nemico è invisibile e feroce come il Coronavirus.

Foto Facebook

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