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Monza, Camera Penale Noemi Mariani nuovo Presidente. “Il tribunale rischia la paralisi”

Eletto il nuovo Consiglio Direttivo della Camera Penale, per il biennio 2020/2022, la Dott.ressa Noemi Mariani è la nuova presidente. Il punto sul difficile momento per il sistema Giustizia.

Noemi Mariani

A Monza, in data 13 maggio, è stato eletto il nuovo Consiglio Direttivo della Camera Penale, per il biennio 2020-2022, la Dott.ressa Noemi Mariani è la nuova presidente. La vice presidenza è stata affidata a Fabrizio Negrini, mentre la segreteria e tesoreria a Vanessa Colnago. I nuovi consiglieri sono: Andrea Aprile, Federica Galbiati, Gaetano Giamboi e Federico Sgroi.

In questo particolare momento storico, all’inizio della vera Fase 2 dell’emergenza Coronavirus, sono diverse le criticità che stanno pesando sul Tribunale di Monza: cronici rinvii delle udienze, precarietà della gestione in remoto e carenza di personale. A parlarne è proprio il nuovo Direttivo. A spiegare invece, il possibile scenario di settembre, è la neo presidente Mariani: “Non credo che dopo l’estate saremo in grado di tornare alla normalità“.

Difficile la tenuta del sistema giustizia

“Il momento storico che stiamo vivendo è drammatico per l’Avvocatura tutta e cruciale per la tenuta del sistema giustizia, messo in grave difficoltà da mesi di stop assoluto delle udienze e delle attività di cancelleria e segreteria. Il nostro pensiero è diretto innanzitutto ai cittadini che, nelle diverse vesti processuali, attendono risposte alle istanze di tutela dei propri diritti”, spiega il nuovo direttivo.

“La ripresa a Monza stenta a potersi definire tale: nonostante gli sforzi sinora profusi da Camera Penale perché i Capi degli Uffici creino le condizioni per tornare in aula, nel periodo 12 maggio – 31 luglio, sono pochissime sia le udienze che verranno celebrate, sia le attività che potranno essere svolte in Tribunale. Riteniamo che il procedere per rinvii di massa a data successiva al 31 luglio non sia un metodo, ma un mezzo per creare un arretrato che diverrà ingestibile”.

Serve adottare il modello in uso in altri Tribunali

“Pare più ragionevole e forse anche più semplice apprestare nuovi calendari delle udienze, coi processi chiamati ad ora fissa e distanziati l’uno dall’altro, dando la precedenza a quelli che coinvolgono poche parti e pochi soggetti ulteriori rispetto a esse, così da garantire il distanziamento in aula durante la celebrazione, il tutto a porte chiuse. Si tratta di un’organizzazione già apprestata in altri Tribunali del distretto che hanno riaperto le aule dal 12 maggio: è chiaro che oggi non si possono celebrare in una giornata tutti i processi che si sarebbero fatti prima dell’epidemia, ma è possibile e fattibile celebrarne almeno una parte”.

A Monza carenze nell’infrastruttura telematica

“A chi crede di aver trovato la risposta nel processo da remoto, diciamo che coloro che vi si sono cimentati in questi mesi sanno che non è più un processo, ma un qualcosa di diverso che rinneghiamo con forza. Non è un processo quello privo di contraddittorio, immediatezza, oralità e pubblicità. Non è un processo quello in cui il tempo è impiegato per cercare di far funzionare il collegamento audio – video ed in cui la riservatezza del colloquio con l’assistito non può essere assicurata. Problemi ancora maggiori a Monza, dove anche i Magistrati sanno quanto sia carente l’infrastruttura telematica“.

Necessario il rientro di più personale

“È necessario rientrino al lavoro più cancellieri e segretari di quanto fatto sinora: non ha senso implementare lo smart working dei dipendenti amministrativi che sappiamo avere un senso solo sulla carta perché l’inidoneità degli applicativi utilizzati non consente loro di accedere al sistema e quindi, di fatto, non gli permette di lavorare da casa”.

“Per garantirne la sicurezza, a parte la necessaria adozione di procedure di sanificazione degli ambienti e dei dispositivi di protezione individuale che tutti indossiamo ogni volta che usciamo di casa, abbiamo proposto e torneremo a proporre venga momentaneamente utilizzata l’ala del Tribunale che ospitava la Procura, agibile ed in buona parte vuota. La disponibilità di quegli spazi consentirebbe la diversa dislocazione del personale e della strumentazione necessaria alle attività ed un sicuro distanziamento”.

Lo scenario a settembre

Quali sono i processi o le attività che attualmente stanno maggiormente risentendo dei rinvii?

“Vengono rinviate d’ufficio tutte le udienze, tranne una minima parte costituita da quelle a trattazione necessaria (di cui al comma terzo dell’art. 83 D.L. 18/2020), quelle considerate urgenti dal Giudice anche su istanza di parte e, sempre su istanza di parte e con il consenso di tutti alla trattazione da remoto, poche categorie di processi di facile definizione (come i patteggiamenti già concordati, l’estinzione dei reati per querele rimesse, gli incidenti d’esecuzione e le mere letture di dispositivo). Le attività di cancelleria praticabili sono poche, limitate per lo più ai soli processi in trattazione e alla mera gestione delle scadenze”, spiega la Presidente Mariani.

Quali sono i punti che intenderà introdurre nella gestione delle attività della Camera Penale?

“Pur non perdendo di vista tutte le altre nostre iniziative, come quelle in ambito formativo, la priorità in questo momento per la Camera Penale è di contribuire al meglio alla gestione della fase di ripresa: vanno monitorate e segnalate tutte le criticità e proseguita l’interlocuzione con Tribunale e Procura allo scopo di incrementare il prima e il più possibile l’esercizio dell’attività giurisdizionale”.

Quale scenario crede si possa tratteggiare a settembre? Si tornerà alla normalità pre Covid-19? Oppure dovremo aspettarci che qualche aspetto attuale resti per sempre?

“Se si continua a rinviare tutto in blocco anziché adottare seri provvedimenti di nuova calendarizzazione dei processi, a settembre ci ritroveremo di fronte ad un arretrato ingestibile e, con ogni probabilità, con le stesse difficoltà di oggi. Personalmente non credo che dopo l’estate saremo già in condizione di tornare alla normalità e quindi il nostro impegno deve riguardare sì il presente, ma anche considerare la prospettiva dei mesi a venire”, conclude la neo Presidente.

 

Foto di repertorio MBNews

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