Sociale

L’infaticabile lavoro della Protezione Civile. Intervista a Giovanni Sala

Maniche rimboccate, mascherine e guanti per aiutare chi è affetto da Coronavirus ed è costretto a casa.

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Sono infaticabili volontari. Maniche rimboccate, mascherine e guanti per aiutare chi è affetto da Coronavirus ed è costretto a casa. Sono gli uomini in giallo, ovvero quelli della Protezione Civile, che in tutta Italia si sono messi a disposizione in questa emergenza sanitaria. A titolo esemplificativo abbiamo intervistato Giovanni Sala, il coordinatore del gruppo di Arcore, da inizio marzo  lavora al Coc, centro operativo comunale (Coc).

Di cosa vi state occupando?

Dal 10 marzo ci occupiamo di assistere tutti coloro che sono affetti da Coronavirus e sono costretti a casa. Nel corso della pandemia ci sono stati sempre più casi in paese. Abbiamo iniziato con due e siamo arrivati a quasi 100. Oltre ai malati ci sono i famigliari in quarantena, che non potendo uscire di casa hanno bisogno della spesa o delle medicine.

Come funziono gli approvvigionamenti?

Abbiamo collaudato un metodo che garantisce sicurezza e tempestività. Tutti i giorni c’è un numero attivo lo 039 6017327  dalle ore 8.00 alle ore 20.00. Le persone chiamano e ci dicono di cosa hanno bisogno. Passiamo da casa loro, ritiriamo i soldi o la carta di credito e persino le carte per ottenere gli sconti al supermercato e ci rechiamo a fare la spesa per loro. Quest’ultimo compito è affidato anche a dei volontari, dei giovani, che si sono uniti al nostro gruppo.

In quanti siete?

Siamo in 25 oltre a qualche volontario. Avremmo potuto essere di più perchè in molti si sono offerti, ma il nostro è un gruppo di lavoro consolidato da tempo e in questa situazione di emergenza dove c’è molto da fare è meglio riuscire a capirsi con uno sguardo. Inoltre, tutti gli uomini della protezione civile hanno fatto dei corsi e sanno come muoversi.

Non avete paura di essere contagiati anche voi?

Finora, ed ormai sono due mesi che lavoriamo tutti i giorni, compreso sabato e domenica, nessuno si è contagiato. Questo perchè con le giuste cautele si può aiutare il prossimo senza rischiare oltre il dovuto.

Ogni giorno una prova nuova…

Da quando è iniziata l’emergenza i nostri compiti si sono arricchiti di giorno in giorno di nuove missioni. Dalla distribuzione dei viveri e dei medicinali, alla distribuzione della mascherine e infine alla complessa gestione degli ingressi al mercato cittadino con tanto di misurazione della febbre.

 

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