Ambiente

Fase2: Monza, tornano in città i monopattini elettrici

Tra 15 giorni il comune dovrà avviare la procedura per individuare uno o più operatori interessati a gestire il servizio di sharing. Circoleranno fino a un massimo di 500 mezzi.

monopattino elettrico web free

Sono pronti ad arrivare anche a Monza i monopattini elettrici. A dare la notizia il comune stesso, tramite una nota, dichiarando che «l’esecutivo ha approvato un progetto di mobilità dolce che definisce le linee di indirizzo generali a cui “Monza Mobilità” dovrà attenersi nella predisposizione della gara del servizio di noleggio di monopattini a propulsione prevalentemente elettrica in modalità free floating (cioè senza stazioni fisiche alle quali agganciare i dispositivi)».

Una scelta politica green che arriva all’indomani dell’inizio della “fase 2” del lockdown, in cui il tema della mobilità dolce si è dimostrato essere particolarmente dibattuto in città.

Monopattini elettrici a Monza: c’è già un precedente

Ad essere precisi, però, non è la prima volta che i monopattini elettrici sfrecciano sul suolo monzese. Lo scorso anno, una start up impegnata nella mobilità sostenibile aveva annunciato l’arrivo in città dal 4 settembre 2019 di 60 monopattini elettrici, in sharing. Il Comune, però, una volta arrivati i mezzi in città, aveva stoppato tutto, facendo partire una diffida nei confronti della società (la ‘GoVolt’, ndr) chiedendo loro di ritirare entro 24 ore i monopattini dalle strade della città. Secondo l’Assessore alla mobilità, Federico Arena, l’operazione non era stata concordata con l’amministrazione e il nuovo servizio di sharing aveva bisogno di essere preparato e studiato.

«Siamo convinti che la sharing mobility debba diffondersi in città – aveva dichiarato l’Assessore – ma deve farlo in modo sicuro, ordinato e utile. La micromobilità elettrica è un’opportunità importante, complementare e sinergica al trasporto pubblico locale e alle altre forme di mobilità sostenibile. Ma non dobbiamo dimenticarci che questi mezzi non sono un giocattolo e l’utilizzo deve essere subordinato a regole chiare e precise, nel rispetto del codice della strada».

A interessarsi alla vicenda era stato anche il consigliere comunale monzese, Paolo Piffer, che nel giorno dell’arrivo dei monopattini GoVolt in città aveva pubblicato sul suo profilo Facebook un video in cui provava i nuovi mezzi, specificando però che non erano stati autorizzati dal Comune. «Come finirà? – si era domandato Piffer – Chi vivrà vedrà. A me piacciono».

Il Coronavirus accelera la micromobilità? Sì, ma…

Il Coronavirus e le riflessioni che si stanno generando a proposito della ripartenza, sembra stiano accelerando un po’ ovunque progetti di mobilità dolce. Ma per quanto riguarda i monopattini elettrici il terreno era stato preparato, seppure con un po’ di fatica, già qualche mese fa. Dopo una serie di bagarre politiche sui veicoli elettrici a due ruote, a novembre dello scorso anno era partita una prima sperimentazione in alcune città italiane e nel dicembre del 2019 la commissione Bilancio del Senato aveva approvato un emendamento con cui i monopattini elettrici erano equiparati alle biciclette tradizionali.

Il testo riporta che «i monopattini che rientrano nei limiti di potenza e velocità» fissati dal Dm micromobilità elettrica del 4 giugno 2019 «sono equiparati ai velocipedi di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (il Codice della strada).

A novembre 2019 anche Monza aveva dato il via libera alla sperimentazione e la giunta Allevi aveva approvato un nuovo progetto per autorizzare la circolazione in città di monopattini e segway.

Adesso, a qualche mese da quell’annuncio, il bando sembra essere finalmente pronto. Entro 15 giorni il comune dovrà avviare la procedura per individuare uno o più operatori interessati a gestire il servizio di sharing. La quantità di monopattini da immettere in servizio è pari a 300. Il tetto si potrà alzare fino a 500 per allargare l’area coperta dal servizio, in caso di eventi specifici o per cambiamenti nella gestione dell’emergenza sanitaria in corso. È esclusa, per il momento, la possibilità di circolazione di «segway», «hoverboard» e «monowheel». Il servizio dovrà essere garantito per un periodo di un anno, rinnovabile per altri 12 mesi.

 

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