La Croce Rossa Italiana di Monza festeggia l’arrivo del nuovo mezzo dell’Unità Mobile di Rianimazione. Modernissima e all’avanguardia, si aggiunge alla scuderia della CRI monzese, già composta da 9 mezzi e 3 ambulanze: un altro tassello volto a supportare il lavoro dei quasi 200 volontari che da mesi sono in prima linea contro il COVID-19.
Nella giornata sabato 16 maggio, il comitato monzese CRI si è riunito per il taglio del nastro della nuova vettura che verrà utilizzata per il trasporto di pazienti molto critici che necessitano costante monitoraggio e di cure avanzate. Un dono arrivato nella nostra provincia grazie al prezioso supporto di Banca Generali, che in questi ultimi mesi ha messo in atto un piano a sostegno degli operatori del sistema sanitario per aiutarli a fronteggiare la pandemia Covid-19. Nello specifico, la Generali ha donato 500.000 euro alla Croce Rossa Italiana per l’acquisto di 4 Unità Mobili di Rianimazione (già operative a Bergamo, Pavia e Monza, Trieste), oltre a contribuire con altri 500.000 euro in favore delle strutture sanitarie impegnate nella lotta contro il Coronavirus.
«Siamo molto grati e orgogliosi – ha commentato Dario Funaro, Presidente del Comitato di Monza della Croce Rossa Italiana. – Questa Unità Mobile di Rianimazione verrà ampiamente utilizzata soprattutto nei servizi Covid-19 e in futuro all’interno dell’Autodromo Nazionale di Monza. Un dono che è segno di stima e di affetto per il lavoro svolto dai volontari e dai dipendenti impegnati da sempre a servizio del territorio e che in questo periodo di emergenza sanitaria stanno dimostrando una grande professionalità e spirito di sacrificio».
Il nuovo mezzo
L’Unità Mobile di Rianimazione arrivata ieri è dotata di: monitor multiparametrico (Ecg, capnografia, pressioni invasive e non), defibrillatore manuale e semiautomatico, ventilatore polmonare e pompe siringhe, zaino con kit di intubazione e farmaci, oltre a tutta l’attrezzatura presente su un’ambulanza standard.
«E’ un mezzo pensato per il futuro, non solo per l’attuale emergenza COVID – ci spiega Giuseppe Barca, responsabile autoparco CRI Monza. – Si tratta di una vettura attrezzatissima, di questo tipo in giro se ne vedono poche. Sarà un aiuto prezioso in questo momento in cui il Coronavirus ancora non è alle spalle: se è vero infatti che i numeri stanno diminuendo, è altrettanto vero che il lavoro qui non manca e siamo impegnati quotidianamente tra dimissioni di pazienti, interventi ad hoc e normale amministrazione».
«A Monza ha vinto il lavoro di squadra – ha commentato il Sindaco, Dario Allevi. – Questa emergenza è stata una sfida e lo è tutt’ora, ma la risposta del territorio è stata incredibile. Lo spirito di comunità ci ha aiutato, ma adesso non dobbiamo abbassare la guardia: serve prudenza e responsabilità».
Anche a Monza il lavoro di screening con Istat
I volontari della Croce Rossa ci hanno spiegato che anche la città di Monza parteciperà attivamente all’indagine sull’estensione del COVID-19 lanciata da Istat, CRI e Ministero della Salute. La campagna di screening coinvolgerà decine di migliaia di persone in Italia: quasi 28 mila solo in Lombardia. Dal prossimo lunedì 18 maggio, 3 volontari della CRI monzese inizieranno a contattare telefonicamente i cittadini.
Lo studio potrebbe caratterizzare le differenze di sieroprevalenza tra le varie fasce di età, di localizzazione territoriale e professionale così da meglio comprendere le caratteristiche epidemiologiche e fornire importanti informazioni anche per l’identificazione di target per la vaccinazione, quando disponibile. L’indagine si svolgerà in tutto il Paese su un campione rappresentativo di 150.000 persone.