Politica

Seveso, terremoto in Consiglio. Pontiggia: “Ricompattata la maggioranza”

Il sindaco Allievi ha revocato l'assessorato ad Alampi, recentemente passato da Forza Italia a Fratelli d'Italia. Il presidente Sala (Lega), invece, ha rassegnato le dimissioni: al suo posto eletta Bernini (Forza Italia).

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Doveva essere un consiglio comunale di routine, per quanto possa esistere la routine ai tempi del Coronavirus: mascherine, diretta streaming, e un ordine del giorno dedicato a contabilità, Tari e bilancio. Invece è stato chiaro sin dai primi minuti che la seduta consiliare di giovedì 23 aprile sarebbe stata tutto tranne che ordinaria: la riunione, infatti, si è aperta con la revoca dell’assessorato a Natale Alampi (Fratelli d’Italia), seguita dalle dimissioni di Riccardo Sala (Lega) dalla carica di presidente del consiglio, subito sostituito da Alessandra Bernini (Forza Italia), eletta quasi all’unanimità.

Alampi, che nel 2018 si era candidato con Forza Italia, era stato nominato direttamente dal sindaco Luca Allievi (Lega) come assessore ai Lavori Pubblici, Patrimonio, Ecologia, Fonti Energetiche e Piano Spazi: tutte deleghe che, almeno momentaneamente, verranno gestite dal primo cittadino. Allievi ha motivato la sua decisione dicendo che nei confronti di Alampi «era venuta meno la fiducia»: secondo un comunicato stampa inviato poco dopo l’inizio del consiglio, «la decisione è stata presa dopo valutazioni di opportunità politico-amministrativa e in vista del più efficace perseguimento e raggiungimento degli obiettivi del mandato amministrativo, essendo inoltre venuto meno il rapporto fiduciario del sindaco con lo stesso assessore, che ne aveva giustificato la nomina iniziale».

Due anni fa la nomina di Alampi, scelto nonostante i due consiglieri di Forza Italia eletti, Alfredo Pontiggia e Alessandra Bernini, avessero preso molte più preferenze di lui, aveva messo in crisi la maggioranza già pochi giorni dopo le elezioni. Allora il neo sindaco lo aveva difeso a spada tratta in nome della meritocrazia, ma quella fiducia, oggi, sembra non esserci più. Forse anche perché, nel frattempo, Alampi ha cambiato partito, passando a Fratelli d’Italia: ma, interrogato in merito, non ha voluto chiarire se sia questa la ragione, promettendo prossimamente una conferenza stampa di ambito regionale.

«Alampi era stato nominato dal sindaco, poi recentemente si è tesserato in Fratelli d’Italia: l’assetto politico era da rimettere a posto» ha commentato invece Pontiggia, che a gennaio, diventato coordinatore del Comune di Seveso per Forza Italia, aveva lasciato il suo ruolo da consigliere comunale, dando le dimissioni in favore di Weruska Iannotta. Pontiggia sembra quindi alludere a una volontà di ridare prestigio a Forza Italia: in quest’ottica sarebbe da leggere anche l’elezione di Bernini a presidente del consiglio. «La presidenza spettava a Forza Italia – rivendica Pontiggia -, a breve – promette – nomineremo un assessore: c’è stato un lavoro a livello politico provinciale e regionale per rimettere a posto l’equilibrio delle votazioni del 2018. Da coordinatore di Forza Italia, posso dire che siamo riusciti a ricompattare la maggioranza: ora è il tempo di rimboccarsi le maniche e raggiungere gli obiettivi che ci eravamo dati».

Appena eletta, Bernini ha comunque avuto parole di stima nei confronti del suo predecessore, augurandosi di poter lavorare insieme per il bene della città. Sala, che si è congedato dal suo ruolo con toni commossi, ha preferito non commentare la sua decisione di dare le dimissioni.

Se la Lega non commenta ulteriormente la questione, il capogruppo di Fratelli d’Italia, Ferruccio Ferro, ha voluto sottolineare che, se le sue sue speranze di poter avere un maggior peso nelle decisioni dell’amministrazioni dovessero venire ancora deluse, potrebbe cambiare anche «il ruolo del mio partito nella maggioranza, valutando di volta in volta ogni provvedimento che sarà presentato». Più netta la capogruppo Pd Anita Argiuolo: «In questo momento tragico, Seveso non merita questo squallido teatrino politico: un assessore con deleghe importanti che ha cambiato casacca politica, il presidente del consiglio comunale costretto alle dimissioni forzate, e forse anche le dimissioni forzate di un assessore… tutto questo per mercanteggiare due poltrone e dare visibilità politica a Forza Italia».

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