Attualità

A Correzzana 3000 mascherine in regalo, mentre il Comune “blinda” il territorio

Il Comune di Correzzana ha ricevuto in dono da NaturLife 3000 mascherine da distribuire per la fase due dell'emergenza, ma per ora resta il divieto di accesso e transito nelle strade vicine al Paese.

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“Là fuori si muore, Non dobbiamo dimenticarcelo, crogiolandoci nella fortuna che in questo momento alberga nella nostra comunità”. Sono dure le considerazioni che il sindaco di Correzzana, Marco Beretta, ha riportato durante il suo ultimo comunicato alla popolazione. Nel piccolo centro brianzolo, secondo l’ultimo report dalla Prefettura, le persone risultate positive al Coronavirus sono complessivamente 5: tra queste non vi è nessuno ricoverato in ospedale e un cittadino è guarito.

Naturlife dona 3000 mascherine

Dati positivi che si aggiungono ai numerosi gesti di solidarietà che si sono registrati in Paese. Giovedì 16 aprile in Municipio sono state consegnate 3000 mascherine, donate a tutta la popolazione da NaturLife Italia rappresentata dallo studio Odontoiatrico Project del dottor Lorenzo Bontempelli. Si tratta di mascherine in cotone lavabili e riutilizzabili, non ad uso medico. Verrannò consegnate alla popolazione nelle prossime settimane dall’Amministrazione Comunale.

Nelle scorse settimane, tramite l’iniziativa #cuciolatua, sono state confezionate da diverse signore del Paese altre  mascherine lavabili da utilizzare nella fase due di questa emergenza grazie anche alla donazione del tessuto da parte dell’azienda Brianza Tende. In altri casi la generosità è arrivata dalle famiglie Bonati, Gasparri e Confalonieri che hanno donato mascherine chirurgiche monouso.

Divieto di accesso e transito

Nonostante questi dati positivi il sindaco ha deciso di inasprire ulteriormente la circolazione di persone e mezzi sul suolo comunale.  L’ultima ordinanza, in vigore dallo scorso 11 aprile, dispone il divieto di accesso e transito pedonale lungo alcune strade vicinali al territorio di Correzzana, spesso frequentate anche da persone non residenti che si recano nei boschi.

Chiusa con le medesime modalità la nuova pista ciclopedonale che congiunge via Da Vinci con via Fermi. L’accesso resta consentito solo per i proprietari dei terreni dislocati lungo di esse, mediante mezzi agricoli oppure a piedi, purché rispettino le normative vigenti in materia di distanziamento sociale e siano muniti di idonea copertura su naso e bocca. “La restrizione è valida anche per i cittadini che abitano a meno di 200 metri da queste strade: da domani solo i proprietari dei terreni potranno accedere a tali sentieri” si specifica nell’ordinanza.

Serrati anche i controlli che si avvalgono anche del nuovo impianto di videosorveglianza ai varchi del paese: “abbiamo riscontrato situazioni non coerenti tra i passaggi dei veicoli e quanto dichiarato da chi ha compilato le autocertificazioni” ha spiegato sempre Beretta.

Una decisione da molti considerata eccessivamente dura, anche se il primo cittadino ha tenuto a specificare le motivazioni alla base di questa scelta, che rimarrà in vigore fino alla fine dell’emergenza. “Là fuori si muore. Lo ripeto: là fuori si muore. Non dobbiamo dimenticarcelo, crogiolandoci nella fortuna che in questo momento alberga nella nostra comunità. È mio compito e mio dovere proteggere la salute di tutti i Correzzanesi, sia dalle persone che abitano nei paesi vicini, sia dagli stessi Correzzanesi che non hanno ancora compreso – per superficialità, incoscienza o ignoranza – la drammaticità della situazione. I controlli, che ci sono, non saranno mai abbastanza se non ci sarà la fattiva collaborazione di tutti”.

 

 

 

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