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Monza, pusher sorpreso a vendere cocaina, getta a terra la droga e scappa: arrestato

Intervento del NOST nei pressi della Cappella Espiatoria: fermato un pusher marocchino sorpreso a spacciare cocaina.

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A Monza, l’operazione anti-spaccio dei NOST nell’area della Cappella Espiatoria, ha portato all’arresto di un cittadino marocchino di 34 anni, sorpreso mentre stava vendendo cocaina a un cliente. E’ successo nella serata di domenica, 19 aprile.

Sei agenti del Nucleo Operativo Sicurezza Tattica sono intervenuti in via Matteo da Campione, su segnalazione di un cittadino. Il pusher, alla vista degli agenti, ha abbandonato a terra un involucro ed è fuggito a bordo di una bicicletta. L’uomo è stato raggiunto e fermato in viale Cesare Battisti: risultato privo di documenti e permesso di soggiorno, è stato portato presso il Comando di via Marsala per l’attività di fotosegnalamento.

Dall’esito degli accertamenti il 34enne è risultato essere senza fissa dimora e con precedenti specifici in tema di spaccio. L’involucro gettato a terra dallo spacciatore e recuperato dagli agenti, dall’analisi preliminare della sostanza effettuata presso il Comando, conteneva cocaina divisa in tre dosi.

Il marocchino è stato quindi arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio. Il Pubblico Ministero ha fissato l’udienza di convalida, nella mattinata di lunedì 20 aprile, che si è svolta da remoto presso il Comando. L’uomo è stato condannato con ordine di allontanamento dalla città di Monza, sino al processo fissato per settembre 2020.

“Riscrivere le leggi, il sistema non regge”

“Clandestino, arrestato per spaccio con precedenti e subito libero con l’unica prescrizione del divieto di dimora a Monza fino al processo, tra cinque mesi. C’è qualcosa che non va”, ha dichiarato l’Assessore alla Sicurezza Federico Arena.

“Stupisce, infatti, come a una persona che non avrebbe neppure diritto a stare sul territorio nazionale, dopo un arresto, venga solo disposto di non rimanere a Monza fino alla data del processo. Andrebbero riviste alcune leggi alla luce di questa situazione. È chiaro che, così, il ‘sistema sicurezza’ del nostro Paese non può reggere. Abbiamo bisogno che le leggi in tema di sicurezza e immigrazione siano riviste. Bisogna riprendere con forza la strada dei Decreti sicurezza del precedente Governo, perché la situazione nelle nostre città non è più tollerabile”.

Foto di repertorio MBNews

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