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HRC Monza non si ferma: nel futuro ancora Teamservicar e il progetto giovani

Il Presidente Andrea Brambilla “Grazie a chi ci sostiene. Il settore giovanile è un bene che va gestito oculatamente”.

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Il Teamservicecar HRC Monza sarà ai blocchi di partenza anche il prossimo anno. Con quale formazione è presto per dirlo, anche perché è recente la comunicazione della FISR con cui ha annullato ogni manifestazione 2019/2020, ripescando in A1 Grosseto e Amatori Modena. Ora però si può pensare al futuro, ovviamente con cautela, perché l’incertezza regna sovrana ed è difficile stilare programmi a lungo raggio.

Nonostante le difficoltà oggettive dovute all’emergenza sanitaria, che ha visto l’HRC Monza battersi per primo nel voler fermare l’attività, il club di Andrea Brambilla e Cirio Girardelli ha portato a termine il pagamento dei rimborsi a giocatori e staff, mantenendo fede ad ogni impegno preso. Questo è potuto avvenire grazie alla sensibilità del main sponsor Teamservicecar, che ha compiuto uno sforzo per concludere la stagione. Uno impegno che proseguirà, anche per il campionato 2020/21, come conferma il titolare Franco Macrì “Il prossimo anno vogliamo proseguire con l’abbinamento tra l’azienda e HRC – spiega il numero uno dell’azienda di Concorezzo – perché ho fiducia verso la dirigenza, che gestisce il club con grande parsimonia e amore verso l’hockey. Il progetto è realmente accattivante, puntare sui giovani è una scommessa per cui vale la pena investire. Poi il fatto che la società sia riuscita a tenere fede agli impegni in un momento così arduo è dovuto anche ad una gestione oculata del budget”.

La conferma di Teamservicecar e di altri main sponsor che proseguiranno nella loro attività di sostegno all’HRC Monza sarà la base per proseguire con un futuro sereno. Ne è certo il presidente Andrea Brambilla “Stiamo lavorando per consolidare il progetto iniziato tre anni fa e che prosegue ininterrottamente grazie a Franco Macrì e agli altri sponsor, gente che quotidianamente ci permette di lavorare con i giovani e per i giovani”. E proprio i giovani restano al centro del progetto HRC “Puntare su di loro consente di avere una freschezza d’intenti plasmabile dal lavoro di Colamaria, oltre alla giusta dose di entusiasmo e rabbia agonistica, che magari può difettare in un veterano. Parallelamente consente anche un contenimento dei costi, che ci permette una gestione regolare, che significa pagare puntualmente i giocatori e rispettarli anche in casi di emergenza come questo”.
E dietro la prima squadra, il cui roster non è ancora definito, c’è sempre un settore giovanile in crescita, numericamente e qualitativamente. “L’anno scorso abbiamo fatto un grosso passo avanti con l’arrivo di Girolamo Lobasso e con il grande lavoro dei nostri atleti impegnati nella crescita del settore giovanile, da Paolo Scurati e Roberto Mazzoletti, che seguono l’avviamento, ovvero il momento più delicato, in cui i più piccoli devono innamorarsi del pattinaggio. I numeri sono cresciuti decisamente, sia di partecipanti, che in termini di risultati e in questo ha giocato un ruolo fondamentale anche la gestione di Graciela Angarita. Il settore giovanile è un bene che va gestito oculatamente”.

Il futuro ovviamente è incerto, perché potrebbe allontanare molti ragazzi. L’hockey è uno sport di nicchia, innamorarsi è difficile, dimenticarlo, un attimo “Con Lobasso stiamo cercando di pianificare il futuro insieme, certo il momento non è semplice, ma ci piacerebbe poter trovare una strada che unisca i nostri intenti”. Un futuro in un palazzetto che potrebbe avere una pista nuova fiammante “In questo momento siamo ovviamente fermi – conclude Brambilla -, ma sappiamo che la giunta comunale di Biassono ha stanziato dei fondi per rifare il parquet, che sarebbe un regalo grandissimo per tutto l’hockey. Speriamo che si possa tornare alla normalità e che alla ripresa di settembre i nostri ragazzi possano giocare su una pista da sogno”

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