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Covid-19, truffa dei buoni spesa Esselunga: 500 euro tramite Whatsapp

Dopo la truffa dei buoni spesa "generici" dei supermercati, ecco spuntare un nuovo messaggio Whatsapp che promette buoni spesa in regalo firmati Esselunga. Purtroppo, anche in questo caso non c'è nulla di vero.

Truffa Esselunga

Dopo la truffa dei buoni spesa per i supermercati, ecco spuntare un nuovo messaggio Whatsapp che promette buoni da spendere all’Esselunga. Purtroppo, anche in questo caso, non c’è nulla di vero. A denunciare l’inattendibilità della comunicazione è la stessa direzione della catena di supermercati.

“Segnaliamo che negli ultimi giorni sono pervenute numerose segnalazioni circa la ricezione di messaggi che promettono falsi buoni spesa. Ti ricordiamo che l’invio di tali messaggi esula da ogni possibile forma di controllo da parte di Esselunga e che eventuali concorsi o operazioni a premi promossi da Esselunga vengono diffusi esclusivamente attraverso i canali ufficiali dell’azienda”.

Come riconoscere le frodi

Sul sito Esselunga vengono dati inoltre alcuni suggerimenti per identificare i messaggi di posta ingannevoli.

“Noti anche come phishing, sono sempre più diffusi e mirano a rubare informazioni o addirittura denaro. Spesso il messaggio contiene l’invito a cliccare su un link che rimanda a un sito creato al solo scopo di carpire informazioni personali. A volte possono essere richieste false autorizzazioni al trattamento dei dati personali inseriti o l’invito a richiedere un fantomatico premio: tali richieste in realtà attivano l’adesione a servizi a pagamento non richiesti”.

“I messaggi di “phishing” contengono tipicamente:

– Segnalazioni di problemi non ben precisati con minacce di chiusura di un servizio on line (es. home banking) o di un account,
– Promesse di premi o denaro “senza fatica”;
– Buoni sconto di valore eccessivamente elevato ad esempio il Buono Sconto Esselunga da 500€,
– Offerte di prodotti/servizi a prezzi troppo bassi per essere realistici,
– Comunicazioni circa vincite di lotterie o lasciti in eredità di ingenti somme e beni,
– Richieste di donazioni ad enti benefici,
– Errori ortografici e grammaticali”.

Come difendersi

Infine il sito suggerisce come evitare di cadere nella trappola:

– Cliccate sul campo “Da” o “Mittente” ogni qualvolta ricevete una email che vi invita a rilasciare dati personali o password, in modo da visualizzare i dettagli dell’indirizzo di posta elettronica che deve sempre corrispondere a “@esselunga.it” o “@newsletter.esselunga.it”; se il dominio è differente da “@esselunga.it” o da “@newsletter.esselunga.it”, la mail è da considerarsi ingannevole e inviata da soggetti diversi da Esselunga.

– Posizionate il cursore del mouse sul link (senza cliccare) per visualizzare il vero link sottostante che spesso corrisponde a una sequenza di numeri e lettere che nulla ha a che vedere con l’indirizzo visibile nel link. Tale link non deve mai essere cliccato.

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