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Continua la sfida di Monza Soccorso: “L’obiettivo è ora 150 mila protezioni viso”

Hanno lanciato una sfida: 50 mila protezioni viso in 10 giorni. L'hanno vinta e sono arrivati a 90 mila. E non si fermano ancora: l'obiettivo è arrivare a 150 mila pezzi. Il lavoro senza sosta dei volontari di Protezione civile e Croce Rossa.

monza soccorso da uff stampa monza 2

Hanno vinto una sfida dietro l’altra i volontari dell’associazione di Protezione Civile “Monza Soccorso“. All’inizio dell’emergenza sanitaria COVID-19, avevano lasciato un’iniziativa sociale che si era poi trasformata in una challenge: realizzare 50mila protezioni per volto in 10 giorni. Dopo il primo successo avevano rilanciato: «Non ci fermiamo qua – aveva dichiarato Luca Villa, responsabile operativo di Avpc. – Vogliamo arrivare a 90 mila pezzi».

Detto, fatto: la squadra dei volontari ha fatto sapere che l’obiettivo è stato raggiunto: 90 mila protezioni volto sono pronte all’uso. Serviranno principalmente per il personale delle Forze dell’Ordine e agli operatori socio sanitari.

Il commento della giunta di Monza: “Il nostro territorio si è rimboccato le maniche”

«Questo progetto dimostra la forza del nostro territorio che, di fronte a una situazione drammatica, grazie a decine di volontari, si è subito rimboccato le maniche e ha iniziato a produrre autonomamente mascherine per le forze dell’ordine e per gli operatori socio – sanitari. Donne e uomini che, ogni giorno, sono in trincea e senza i quali non potremmo affrontare l’emergenza, come stiamo cercando di fare – spiegano il vicesindaco di Monza Simone Villa e l’Assessore alla Sicurezza Federico Arena, che martedì si sono recati nel laboratorio di Vedano dove “Monza Soccorso” produce le protezioni viso per ringraziare tutti i volontari. – Li abbiamo simbolicamente abbracciati uno a uno per l’enorme lavoro che stanno facendo, sottraendo del tempo prezioso alle loro famiglie. Nei momenti più difficili il cuore di Monza batte ancora più forte».

La rete dei soggetti coinvolti

I volontari sono in tutto 25.  Lavorano tutti giorni su due turni dalle 8.30 alle 18, producendo circa 4.500 dispositivi di protezione in «tessuto non tessuto» al giorno. L’obiettivo è ora arrivare a 150 mila pezzi.

L’attività di produzione si svolge presso il laboratorio della Fondazione «Adele Bonolis As.Fra. Onlus» di Vedano al Lambro, una struttura che si occupa della cura dei pazienti con disagio psichico e che, a causa dell’emergenza Coronavirus, è chiusa. Secondo quanto riportato da una nota ufficiale del Comune di Monza, proprio alcuni dei pazienti della Fondazione sono al lavoro, insieme ai volontari, per la realizzazione delle protezioni.

In questo progetto sono coinvolte altre associazioni di Protezione Civile della Provincia di Monza e Brianza e Comitati di Croce Rossa Italiana della Provincia di Monza e Brianza, Milano e Voghera. L’iniziativa è coordinata da Luca Villa, responsabile operativo di Avpc «Monza Soccorso», da Pippo Galli, presidente del Nucleo Protezione Civile Campo Volo Cogliate e vicepresidente del CCV-MB Centro coordinamento volontari di Monza e Brianza e da Silvia Tarondo di CRI.

I dispositivi di protezione sono destinati principalmente al personale delle Forze dell’Ordine e agli operatori socio sanitari: Battaglione Carabinieri di Milano, Guardia di Finanza di Monza, Questura di Monza, Comando Provinciale Vigili del Fuoco Monza, Casa Circondariale di Monza, Polizia scientifica di Milano, Comandi Polizia Locale, associazioni e gruppi comunali di Protezione Civile, Comitati della CRI, RSA delle Provincie di Milano – Como – Monza e Brianza, Associazioni di Soccorso appartenenti a ANPAS e FVS e farmacie.

Il progetto è stato possibile grazie alla collaborazione di diverse aziende italiane, che hanno supportato gratuitamente l’iniziativa: «Cartline» di Treviso (pezze di tessuto per protezioni volto), «MAB» di Concorezzo (elastici), «Rifra Nastri» di Concorezzo (elastici), «Zenith Balma & Capoduri» di Voghera (pinzatrici e punti metallici), «Loma Cartoleria» di Monza (punti metallici), «FCC» di Monza (pinzatrici e punti metallici) e «Balmar2000» di Giussano (sacchetti per confezionamento).

 

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