Economia

Cartonstrong Monza: scatta lo stato di agitazione. Oggi la prima giornata di sciopero

Cartonstrong di Monza: scatta lo stato di agitazione. Ma cosa sta succedendo nello stabilimento? Chiarisce alcuni dettagli Vittorio Serafin, CGIL Monza e Brianza.

sciopero cartonstrong monza da uff stampa cgil

“Ci sono i soldi per acquisizioni e investimenti in nuovi siti produttivi e non ci sono i soldi per i propri dipendenti?” E’ partita da questa domanda lo sciopero indetto quest’oggi, 8 aprile 2020, dalle Segreterie di SLC CGIL, FISTEL CISL e UILCOM UIL a livello nazionale, in tutte le aziende del Gruppo Pro-Gest.

Aziende Pro-Gest: c’è anche la monzese Cartonstrong 

Nella giornata di oggi, mercoledì 8 aprile, hanno incrociato le braccia i lavoratori di diversi stabilimenti del gruppo Pro-Gest, uno dei maggiori player in Europa nella produzione integrata verticalmente di carta, cartone, imballi e packaging. Nato a Treviso nel 1973, il Gruppo conta oggi una rete di 26 impianti produttivi operativi in 7 regioni italiane.

Dal 2009 nel gruppo trevisano c’è anche un’azienda monzese: la Cartonstrong Italia S.r.l., storica realtà produttiva con oltre 100 dipendenti, riferimento nel mercato del cartone ondulato in Lombardia e nel Nord Italia. E così, quest’oggi, anche i lavoratori della Cartonstrong hanno scioperato contro la politica dell’azienda, che, a quanto riportano i sindacati, lo scorso 2 aprile ha annunciato con una comunicazione proveniente da Assindustria Venetocentro, di voler procedere alla richiesta di intervento della Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (per evento riconducibile all’emergenza epidemiologica da Covid-19), senza voler procedere al pagamento dell’anticipo della Cigo ai lavoratori.

Si è aperto quindi ufficialmente, anche nello stabilimento monzese, uno stato di agitazione con blocco immediato delle prestazioni straordinarie.

«In tutto – chiarisce il sindacato – le ore di sciopero saranno 16, da gestire a livello territoriale e un ulteriore sciopero per l’intera giornata (otto ore per tutti i turni) di mercoledì 8 Aprile 2020».

Con una nota ufficiale, i sindacati hanno comunicato questo pomeriggio che lo sciopero di oggi ha avuto una adesione superiore al 90% in tutti i siti del gruppo Pro-Gest.

Serafin: “Una decisione che rischia di mettere in difficoltà i lavoratori”

Vittorio Serafin, Segretario SLC CGIL Monza e Brianza, ha spiegato nel dettaglio cosa sta succedendo e cosa i sindacati chiedono all’azienda.

«Lo sciopero di 8 ore – spiega Serafin – arriva direttamente dalle segreterie nazionali di SLC CGIL, FISTEL CISL e UILCOM UIL e riguardano tutte le aziende del gruppo Progest, di cui Cartonstrong fa parte. Il gruppo ha circa 1200 dipendenti, con oltre 20 stabilimenti diffusi in tutto il territorio nazionale. A Monza ci sono circa 120 lavoratori. Il settore della carta è un settore primario ed è ritenuto tra quelli essenziali, quindi anche Cartonstrong, in questo momento di difficoltà, sta continuando a lavorare, ma a cicli ridotti perchè gli ordini sono diminuiti».

«Avevamo già in previsione una cassa integrazione con due giorni settimanali – prosegue – ma venerdì è arrivata una comunicazione direttamente da parte del gruppo, in cui si diceva che la cassa era sospesa e sarebbe stata modificata da una nuova. La cosa negativa è che in quella comunicazione veniva preannunciata la non disponibilità ad erogare l’anticipo di trattamento di cassa integrazione guadagni. Cosa inusuale, mai successa in più di 10 anni di corrette relazioni sindacali e quindi per noi inaccettabile».

«Questa decisione rischia di creare delle difficoltà economiche fra tutti i lavoratori della Cartostrong – aggiunge Serafin. – Non possiamo accettare che una delle aziende più importanti in Italia nel settore della carta metta in atto iniziative di questo tipo. Se ci sono soldi per fare lo stabilimento nuovo ed acquisisce nuove aziende, ci devono anche essere i soldi per anticipare la cassa integrazione a tutti i lavoratori. Speriamo che lo sciopero faccia cambiare idea all’azienda e se questo non sarà sufficiente vedremo di mettere in campo altre iniziative per far sì che l’azienda torni sulle proprie posizioni».

 

Per garantire una più completa informazione ai nostri lettori, abbiamo contattato telefonicamente anche l’azienda Cartonstrong. L’azienda non ha rilasciato nessun commento, se non quello di non poter rilasciarci informazioni.

 

 

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