Sociale

Monza, “se hai bisogno prendi, se puoi dona”: gesti di solidarietà ai tempi del Coronavirus

«Se hai bisogno prendi, se puoi dona»: un modo per combattere la crisi economica derivata dalla quarantena a causa del Coronavirus. Il banco si trova a Monza e nasce dalla volontà di due privati cittadini.

banco solidale monza 2

Un lenzuolo, due scatole rosse e il desiderio di fare qualcosa per la propria comunità. C’è questo in via Aleardi 13, a Monza, di fronte allo Studio Tosoncin. «Se hai bisogno prendi, se puoi dona» si legge sul lenzuolo, uno slogan divenuto ormai celebre in queste ultime settimane di lockdown.

L’iniziativa del “chi può metta, chi non può prenda” ha respiro nazionale ed è nota con il nome di “Panaro solidale“. A Monza è stata ripresa da due privati cittadini: Paola Pirovano e Vincenzo Tosoncin che, dopo le prime settimane di quarantena, hanno deciso di creare un “Banco solidale”, con prodotti di prima necessità per chi ne aveva più bisogno. Insieme, hanno costruito una bella rete di donatori e l’iniziativa sociale, col passare dei giorni, ha fatto il giro di tutto il quartiere.

«Abbiamo iniziato la settimana prima di Pasqua – ci racconta Paola. – Avevo visto questa iniziativa sui social e ho pensato che sarebbe stato bella replicarla anche nel nostro quartiere. Il funzionamento è semplice: mettiamo fuori dei box con dei prodotti alimentari o di prima necessità e chiediamo o di donare o, in caso di necessità, di prendere. L’iniziativa funziona da entrambe le parti, abbiamo creato una bella rete e in diversi stanno iniziando a donare, anche alcuni commercianti».

«La nostra è un’iniziativa spontanea, senza scopo di lucro dove la vera forza è stata il passaparola – prosegue Paola. – In alcuni casi specifici collaboriamo anche con altre realtà, tra cui la parrocchia di Regina Pacis, che è sicuramente un luogo di incontro e aggregazione noto nel quartiere. Vicino ai nostri box abbiamo deciso di lasciare anche il nostro numero di telefono in caso di “richieste particolari“, come omogeneizzati o prodotti igienico-sanitari».

«Fare del bene aiuta, soprattutto in un momento come questo – conclude speranzosa Paola. – Sappiamo di dare un aiuto concreto ai cittadini che in questo momento sono più in difficoltà e contemporaneamente cerchiamo di portare avanti un messaggio positivo: ne usciremo tutti insieme. Sarebbe bello che banchi come questo fossero presenti in tutti i quartieri della città».

 

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