Economia

Bancari presi di mira, si difendono: “Illudono le persone e noi ne facciamo le spese”

"Violenze e aggressioni verbali, sputi, insulti e soprusi". Questo è quanto sta succedendo in tutta Italia - spiega Oscar Aragone della Fabi.

scritta sulla banca 01

“Bancari state approfittando del sangue del popolo”. Una scritta minacciosa all’ingresso del Banco Popolare di Milano di piazza Carducci a Monza. Quasi non si contano più i casi di bancari finiti nel mirino di qualche cliente che ritiene di aver subito un’ingiustizia. La denuncia arriva dalla Fabi, il principale sindacato di riferimento della categoria.

“Violenze e aggressioni verbali, sputi, insulti e soprusi, ma anche finti pacchi bomba e ruote bucate delle auto. Questo è quanto sta succedendo in tutta Italia – spiega Oscar Aragone della Fabi che aggiunge – L’emergenza legata al Covid-19, le difficoltà di imprese e famiglie e l’aspettativa creata attorno ai prestiti garantiti dallo Stato hanno esasperato il rapporto tra i clienti e i dipendenti degli istituti di credito”.

Uno dei nodi principali pare essere proprio questo: “I bancari non c’entrano nulla, l’aspettativa creata dai decreti dello Stato è troppa. Noi cerchiamo di spiegare quali sono le condizioni per ottenere un prestito, ma non è semplice accettare che a volte non ci sono le condizioni.” E aggiunge: “Mai nessun politico difende i bancari, eppure noi dal primo giorno di emergenza sanitaria siamo rimasti al nostro posto, in prima linea per difendere i risparmi, per offrire un servizio essenziale. Lo abbiamo fatto a nostro rischio e pericolo di ammalarci”.

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