Attualità

Seregno col fiato sospeso: il Sindaco annuncia il secondo caso di contagio

I due cittadini sono entrambi ricoverati al San Gerardo di Monza.

Alberto Rossi

Sale a quota due il numero di contagiati a Seregno. Ad annunciarlo, poco fa, il sindaco Alberto Rossi in un video: “vi confermo che abbiamo un secondo positivo”. I due cittadini sono entrambi ricoverati al San Gerardo di Monza e, al momento, non pare che ci sia alcuna correlazione tra i due casi.

Il Sindaco, vuol subito far sapere che “sono al di sotto della fascia d’età più critica, cioè quella degli over 65 – sottolinea – questo per dirvi che le condizioni di entrambi non sono preoccupanti e nessuno dei due è ricoverato in terapia intensiva”.

La paura però fa da padrona e la notizia dei primi contagi nel comune Brianzolo ha turbato molti. E sono tanti quelli che hanno immediatamente scritto al Primo Cittadino per chiedere più informazioni possibili sulle persone contagiate: età, quartiere, zone frequentate.

“Le notizie date così, superficialmente, possono mettere agitazione – scrive una seregnese – dare degli indizi può essere utile per chi potrebbe aver avuto contatti diretti o indiretti con queste persone”.

Alberto Rossi però chiarisce subito: “quello che comunico, lo comunico in accordo con le autorità sanitarie con cui sono in stretto contatto proprio per evitare voci, notizie distorte o gonfiate – e continua – alcune informazioni dettagliate che mi vengono chieste io non sono autorizzate a darle ma soprattutto non servono: perché le persone in stretto contatto con  queste due persone, da subito sono stati identificati, controllati e le poche persone che hanno dovuto essere poste in isolamento, sono già state messe in isolamento, controllati un paio di volte al giorno“.

“Se non siete stati contattati da ATS non avete nulla da temere”

Il Sindaco cerca di rassicurare i cittadini più preoccupati: “vorrei che fosse chiaro che se di recente si è incrociata una persona per strada che ha tossito, non si deve temere di aver contratto il virus – spiega – le modalità di diffusione del coronavirus sono particolare e il tema è quello dell’estrema vicinanza”.

Insomma, conclude Alberto Rossi: “se non siete stati contattati da ATS non dovete in alcun modo essere preoccupati. Dovete continuare a vivere in tranquillità, ma rispettando le attenzioni che vengono poste in questo periodo

 

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