Attualità

Monza, il parroco invocherà la protezione di San Gerardo

Nel frattempo alla stessa ora i tutti i sindaci d'Italia osserveranno un minuto di silenzio per le vittime. A Monza il numero dei deceduti è di 36.

Monza8-Coronavirus-traffico-mb

Domani, alle ore 12 il parroco di San Gerardo, Don Massimo, aprirà l’urna che ospita il corpo del Santo dei Tintori per invocare la sua protezione sulla città. Era già successo nella storia. Pochi giorni dopo la sua scomparsa, nell’anno 1207, gli abitanti di Olgiate Comasco fecero un voto: stremati e terrorizzati per il dilagare della peste, decisero di invocare su di loro la protezione di Gerardo, che a Monza aveva fondato il primo ospedale aperto anche a chi non poteva permettersi di pagare le cure dei medici. Il principio su cui si basa, ancora oggi, la nostra sanità che sta combattendo contro il coronavirus.

Nel frattempo alla stessa ora i tutti i sindaci d’Italia osserveranno un minuto di silenzio per le vittime. A Monza il numero dei deceduti è di 36. Infatti a Monza il sindaco, Dario Allevi, in fascia tricolore, accompagnato dal Comandante della Polizia Locale Pietro Curcio, osserverà il minuto di silenzio. In piazza Trento e Trieste bandiera a mezz’asta per ricordare tutti i monzesi uccisi dal Covid-19 e sostenere medici e infermieri nella battaglia quotidiana contro il virus.

«È un gesto simbolico – spiega il Sindaco Dario Allevi – per onorare tutte le persone che non ce l’hanno fatta, per colpa di questo maledetto virus. Non sono numeri. Sono donne e uomini con un nome e un cognome, una famiglia, una storia. Donne e uomini che resteranno per sempre nel nostro cuore. Come lo straordinario lavoro che, in tutti gli ospedali, ogni giorno fanno altre donne e uomini. Domani il nostro pensiero sarà rivolto anche ai medici e agli infermieri che da oltre un mese sono in trincea. Noi che siamo la retroguardia di questa guerra li dobbiamo sostenere adottando tutti i comportamenti che ci chiedono le autorità sanitarie. Solo così potremo vincere tutti insieme. E solo così onoreremo i nostri morti».
«Da sempre i Sindaci nelle emergenze sono in prima linea, ha ricordato Dario Allevi. E lo sono anche in questa battaglia contro un nemico invisibile e silenzioso ma, proprio per questo, ancora più pericoloso. Sono settimane difficili, per certi versi drammatiche. La vita nelle nostre città sembra sospesa. L’epidemia sta mettendo duramente alla prova la nostra esistenza, le nostre abitudini, il nostro sistema economico – produttivo. Mai come in questo momento sentiamo sulle spalle tutto il peso della responsabilità delle nostre comunità. Ma la paura non deve prevalere. Dobbiamo tenere duro, stare in casa e guardare al futuro con fiducia e speranza. Senza dimenticare i caduti di questa nuova e improvvisa guerra».
MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.