Treni semivuoti, autobus praticamente deserti, metropolitane come mai viste prima: l’emergenza Coronavirus si riflette inevitabilmente anche sull’utenza dei mezzi pubblici.
Al tavolo di lavoro tenutosi questa mattina, che ha visto tra i partecipanti anche il Governatore di Regione Lombardia Attilio Fontana, il tema “trasporto pubblico” è stato centrale. Parola d’ordine “tagli”, sia delle corse extraurbane (fino all’80%), sia di quelle urbane (fino al 50%).
Saranno rimodulati anche i picchi di utilizzo proprio per evitare gli assembramenti. In altre parole: se da una parte il servizio diminuirà, dall’altra si ipotizzano autobus “bis” e più carrozze nelle ore di punta per consentire di mantenere le distanze consigliate.
Il servizio ferroviario di Trenord, ad esempio, sarà rimodulato “sulla base delle effettive esigenze e al solo fine di assicurare i servizi minimi essenziali”. Da oggi e progressivamente entro domenica, la società di trasporto attuerà un piano di riduzione del servizio su tutte le linee.
Saranno comunque garantiti i collegamenti su tutte le linee. L’offerta viene rimodulata sulla effettiva domanda di servizio che, a partire dalla giornata di giovedì 12 marzo, è calata dell’85%. In particolare, sulle linee suburbane il servizio avrà cadenza oraria al di fuori delle ore di punta (9-16) e dopo le 20; non circoleranno i treni di rinforzo che, durante la normale frequentazione, aumentano la capacità di trasporto sulle principali direttrici; l’offerta viene ridotta sulle linee dove il servizio è in larga parte coincidente come ad esempio le suburbane S2-S4, S1-S3, S5-S6- S9-S11. Sulle principali linee suburbane, il servizio terminerà alle ore 23.
La rimodulazione dei servizi interesserà anche le attività di vendita dei titoli di viaggio e assistenza: saranno ridotti gli orari di apertura delle biglietterie Trenord.
