Economia

Immobiliare Monza e Brianza, rilevazione 2019: “Il nostro è un mercato stabile”

Presentato il report "Rilevazione dei prezzi degli Immobili” sul II semestre 2019, realizzata dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Tutti i dati a Monza città e in Brianza.

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Mercato immobiliare: come va in Brianza? Parte da questa domanda il report “Rilevazione dei prezzi degli Immobili” sul II semestre 2019, realizzata dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, attraverso una Commissione di rilevazione composta dalle principali Associazioni di Categoria ed Ordini Professionali del settore.

I dati presentati riguardano Monza città e tutto la provincia di Monza e Brianza. Le nuove opportunità del territorio? Sicuramente arriveranno con il prolungamento della metropolitana di Milano, ma qualcosa potrebbe muoversi già in questi anni.

«La potenzialità di questa nuova rete di collegamento – ha affermato Beatrice Zanolini, Consigliere Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi – è strettamente connessa alla valorizzazione urbana in senso allargato: potenziamento di infrastrutture e servizi; presidio commerciale con esercizi di vicinato e attività artigiane; cura del verde urbano e degli spazi comuni anche come luogo di aggregazione; garanzia di sicurezza e di decoro. Questo processo di valorizzazione, se ben pianificato nel tempo, può rappresentare un elemento attrattivo già fin da ora, nel comparto residenziale quanto in quello terziario, per possibili investitori che puntano ad un futuro che mette al centro la qualità della vita».

Il mercato immobiliare a Monza città

Se potessimo utilizzare una sola parola per definire l’andamento del mercato immobiliare a Monza, quella sarebbe stabile. Si dimostra così il mercato nella città capoluogo nella seconda metà del 2019: i prezzi medi delle case si attestano a 2.840 €/mq per gli appartamenti nuovi (classe energetica A-B), con una variazione di +0,5% rispetto al primo semestre 2019. Quanto si spende per l’acquisto? Si va dai 4.700 €/mq in media del centro storico (prezzi stabili nel semestre) e 3.900 €/mq del Parco – Villa Reale (senza variazioni), per arrivare ai prezzi più contenuti di San Rocco, Sant’Alessandro, Sant’Albino, Cederna-Cantalupo (2.100 €/mq) e del quartiere Taccona-Rondò dei Pini (2.150 €/mq). Crescita dei prezzi più sensibile nella zona Cazzaniga-Ospedale Nuovo (+2,5%) a 3.050 €/mq e a San Fruttuoso (+2,1%) a 2.475 €/mq. In generale, si assiste a una lieve crescita sia per il nuovo (+0,5% nel semestre) sia per i prezzi degli appartamenti recenti (+0,3%) sia per quelli da sistemare e ristrutturare (+0,2%).

Il mercato immobiliare in Brianza: crescita a Sulbiate e Biassono

Anche in Brianza il mercato immobiliare nel II semestre 2019 è stabile: i prezzi delle case nuove valgono mediamente 1.964 €/mq (variazione +0,5% nel semestre). Crescita più marcata rilevata a Sulbiate (+5,6% nel semestre) e a Biassono (+3,5%). Per l’acquisto di appartamenti nuovi si va da un massimo di 3.300 €/mq di Vimercate centro (+3,3%) ai 2.550 €/mq di Arcore (+1,1%), dai 2.300 €/mq di Agrate Brianza ai 2.100 €/mq di Cesano Maderno (variazione nulla), dai 2.450 €/mq di Desio ai 2.400 €/mq di Vedano. In Brianza i Comuni dove si registrano i prezzi più elevati per gli appartamenti nuovi (classe energetica A-B) sono Vimercate (massimo a 3.300 €/mq), Brugherio (3.000 €/mq) e Villasanta (2.800 €/mq). Comprare una casa nuova è invece più conveniente a Busnago, Bovisio Masciago e Ceriano Laghetto (quotazioni a partire da 1.450 €/mq) e Burago Molgora e Cogliate (da 1.500 €/mq).

Gli affitti

Stabili i prezzi degli affitti a Monza, dove si registra un canone medio annuo di 62 €/mq per appartamenti di oltre 70 metri quadri non arredati (+0,2%), mentre in Brianza si registra una variazione nulla in sei mesi, per un canone medio di 64 €/mq/anno. Per monolocali e bilocali affittati arredati, le locazioni crescono maggiormente a Monza città (+0,6% in sei mesi), con un canone medio di 448 €/mese, rispetto alla Brianza dove il valore si attesta a 416 €/mese (stabile).

Un mercato dinamico

«Il 2019 si chiude con il segno positivo – ha dichiarato Giulio Carpinelli, Vice Presidente F.I.M.A.A. Milano Lodi Monza Brianza –  non solo per i prezzi, ma soprattutto per un quadro generale positivo che trasmette fiducia agli operatori, confermando il “sentiment” degli scorsi quadrimestri. Quello brianzolo è un mercato dinamico ed eterogeneo, sia per la tipologia di immobili trattati che per il profilo degli acquirenti. I tempi per la conclusione delle vendite residenziali si accorciano con una media di 87 giorni per incarico, anche se poi l’attesa per ottenere un finanziamento bancario a causa del crescente numero di domande e delle procedure interne degli istituti di credito, è fortemente aumentata. Gli agenti immobiliari di F.I.M.A.A. Milano Lodi Monza Brianza sono pronti a fornire il loro prezioso contributo professionale».

«Per il terzo anno consecutivo il mercato presenta una sostanziale stabilità senza ribassi.  La futura realizzazione della metropolitana al momento non ha suscitato dei grossi cambiamenti. La congiuntura favorevole dei mutui, i tassi bassi e la difficoltà di trovare casa a Milano, ci ha permesso di entrare nel mercato degli acquirenti oltre confine. Continua il trend dei milanesi che acquistano o locano casa a Monza, ormai da circa 5 anni il quasi 30% delle transazioni immobiliari vengono effettuate da clienti che arrivano dall’hinterland milanese e dalla città stessa – ha osservato Ada Rosafio di Anama. – Sicuramente i media che valorizzano il mercato immobiliare milanese e poco quello monzese pilotano un pensiero non consolidato. Monza ha una sua identità radicata e non va considerata una città periferica di seconda scelta».

“In questo periodo abbiamo constatato un aumento della domanda più evidente sul nuovo che sull’usato motivato anche dall’evoluzione tecnologica delle nuove costruzioni, più efficienti e confortevoli di quelle più datate.  – ha commentato anche Attilio Bassi, della Bassi Immobiliare di Monza – Questo fattore sta anche portando ad un ampliamento della forbice di prezzo tra il nuovo e l’usato non recente. Inoltre, direi che c’è stato un aumento delle transazioni sicuramente superiore all’incremento dei prezzi di vendita. Per gli affitti invece l’incremento della domanda con un’offerta scarsa ha portato ad un aumento dei prezzi che nelle zone più centrali e vicine alla stazione è nell’ordine del 5 % su base annua.”

 

 

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