Salute

Coronavirus, i consigli della psicologa per gestire la paura

Intervento della dott.ssa Elena Notaristefano per affrontare l'emergenza dal punto di vista psicologico

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Di fronte ad un’emergenza come quella che stiamo vivendo in questo periodo, relativa alla diffusione del Covid-19, le emozioni che si provano sono molte, e a volte contrastanti fra loro.

Prima fra tutte è decisamente la paura. Iniziamo subito con il dire che la paura di per sé non è un’emozione negativa, tutt’altro: è un’emozione assolutamente indispensabile per la sopravvivenza. Senza di essa, infatti, come specie non saremmo qui oggi.

Come gestire allora l’emotività in questo delicato momento? Ecco qualche semplice suggerimento.

  1. La percezione del pericolo e il rispetto delle regole

Quando siamo di fronte ad un pericolo, la nostra mente potrebbe portarci a sottostimarlo, o sovrastimarlo. E’bene attenersi al pericolo oggettivo: innanzitutto i dati dell’OMS ci dicono che su 100 persone che si ammalano 80 guariscono spontaneamente, 15 richiedono un ricovero, 5 hanno problemi più gravi e di queste solo 3 perdono la vita, e sono soggetti con importanti patologie pregresse. Inoltre, mettendo in atto le semplici azioni di prevenzione indicate sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità (che potete facilmente trovare qui https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/) possiamo ridurre significativamente i rischi di contagio per noi stessi, per chi ci è vicino e per la collettività tutta. Se rispettiamo le regole, andrà tutto bene.

2. Evitare di cercare informazioni in maniera ossessiva e, soprattutto, su canali sbagliat 

In questi giorni siamo letteralmente bombardati da notizie, dai media, dai social, da amici, parenti ecc.. Molto spesso, infatti, circolano notizie false, che non fanno altro che generale allarmismo e panico. Quello che dobbiamo fare è consultare esclusivamente le fonti ufficiali (es. il sito del Ministero della Salute)

3. Rispettare le regole in questo caso significa fare delle rinunce.

C’è chi per esempio soffre della mancanza dei momenti conviviali con gli amici (pensiamo ai più giovani), della distanza dai propri familiari (ad esempio, gli anziani, che magari vivono da soli), dell’interrompersi delle abitudini quotidiane che creano la nostra routine, che tanto ci è cara. Non è semplice, ma abbiamo due capacità umane in grado di aiutare a gestire l’emergenza: l’adattamento e la resilienza, ossia la capacità far fronte agli eventi stressanti o traumatici, riorganizzando in maniera positiva la propria vita dinanzi alle difficoltà.

Piano piano sarà sempre più semplice adeguarvi a questo nuovo e momentaneo stile di vita. Anzi, se guardato da un’altra prospettiva, il dover stare in casa vi da la possibilità di fermarvi, e di dedicarvi a tutto ciò che, magari, avete da tempo messo da parte per mancanza di tempo.

4. telefonatevi, scrivetevi, videochiamatevi

Oltre alla paura, molti potrebbero provare un senso di vuoto e solitudine. Prima di tutto, pensate che questo è un fenomeno collettivo, e non personale: stiamo vivendo tutti la stessa situazione. Secondariamente, in questo la tecnologia ci viene in soccorso: abbiamo la possibilità di parlare, e addirittura di vedere a distanza le persone che amiamo.

5. Accettare di “andare in ansia”

Può capitare in questo periodo anche alle persone più equilibrate di “andare in ansia”. Questo è assolutamente normale, e se dovesse succedere non sentitevi in alcun modo deboli: parlatene, sfogatevi, cercate di distrarvi e se ciò non dovesse essere sufficiente, noi psicologi siamo qui proprio per aiutarvi a gestire momenti come questo! Ricordatevi che a volte un piccolo gesto, come una semplice telefonata, può fare la differenza.

 

Dott.ssa Elena Notaristefano 327 320 5797

Psicologia Clinica – Ipnosi neo-Ericksoniana, Tecniche di Rilassamento e Neuropsicologia
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