Politica

Coronavirus, la proposta di Capitanio (Lega): “Stop ai certificati di morte cartacei, ma digitali”

Massimiliano Capitanio, deputato della Lega e membro della Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni, ha chiesto di abolire momentaneamente la produzione di certificati di morte cartacei: "Pratica medievale, fanno perdere tempo e denaro ai comuni".

Massimiliano Capitano dalla sua pagina Facebook

Sospendere momentaneamente i certificati di morte cartacei per aiutare concretamente i Comuni in questo momento delicato. Questa la proposta di Massimiliano Capitanio, deputato della Lega e membro della Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni.

«In questa situazione drammatica – dichiara Massimiliano Capitanio – raccolgo l’appello di tanti nostri sindaci impegnati in prima linea fronteggiare l’emergenza Coronavirus: non sono più accettabili, tanto più in questo momento, pratiche medioevali che fanno perdere tempo e denaro. Bastano poche ore di lavoro ministeriale per mettere la parola fine all’assurda pratica di stampare i certificati di morte (e purtroppo in queste ore ce ne sono migliaia) con stampanti ad aghi e su carta speciale, certificati che vanno poi consegnati in Prefettura dove gli archivi ormai non hanno più spazio per ospitarli».

«Si consenta ai Comuni – prosegue – di produrli in pdf e trasmetterli via pec e si mandino in pensione quelle stampanti, facendo risparmiare alle PA diversi milioni di euro. Sarebbe sufficiente applicare il Codice dell’amministrazione digitale che dispone che atti, documenti e comunicazioni tra le pubbliche amministrazioni avvengano in digitale, ma eventualmente presenteremo emendamenti e proposte di legge ad hoc: se ne parla da troppo tempo, è ora di agire».

 

Foto in apertura presa dalla pagina Facebook di Massimiliano Capitanio.

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