Salute

Coronavirus, dall’Avis l’appello: “Non smettete di donare il sangue”

Nelle ultime settimane sono diminuite sensibilmente le donazioni per il timore del virus.

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Non smettete di donare il sangue, abbiamo bisogno di voi”, l’appello arriva da Gianluigi Molinari, presidente dell‘Avis della provincia di Monza e Brianza che aggiunge “adesso più che mai è necessario uno sforzo ulteriore da parte di tutti per cercare di affrontare l’emergenza”.

Non si rischiano contagi con le donazioni

Il timore di essere contagiati dal Coronavirus nelle ultime settimane ha ridotto le donazioni, dimezzate a livello nazionale. Una situazione che si è verificata anche nella provincia di Monza. Timori che però rassicura l’Avis sono infondati: “Già in occasione delle precedenti epidemie da virus respiratori non era stata rilevata nessuna evidenza scientifica a dimostrazione della loro trasmissione trasfusionale. Anche oggi il rischio di trasmissione trasfusionale non è documentato”.

Il Virus infatti si trasmetterebbe per via aerea e non sanguigna, da qui l’invito dell’Associazione non solo a continuare a donare, ma anche ad intensificare queste azioni laddove è possibile. A rischio le scorte di sangue e soprattutto delle piastrine che hanno una durata di soli 5 giorni. Trasfusioni che risultano essere fondamentali e necessarie per le terapie di pazienti oncologici o emofilici; 1800 i pazienti che ogni giorno necessitano di trasfusioni.

Un appello alla solidarietà che ha visto la risposta positiva del centro di Limbiate: “la scorsa settimana – ha sottolineato Gianluigi Molinari – abbiamo aperto eccezionalmente il centro di Limbiate anche il giovedì. Nella sola mattina del 5 marzo sono state effettuate 54 donazioni e 4 idoneità. Di qui la decisione di mantenere l’apertura straordinaria anche nelle prossime settimane».

Misure di sicurezza adottate

Si può e si deve continuare a donare il sangue anche se ovviamente non mancano alcuni accorgimenti e alcune misure di sicurezza che sono state messe in atto. I donatori che si presentano non devono aver manifestato alcun sintomo influenzale da almeno 14 giorni, se i sintomi si presentano dopo la donazione è necessario contattare il centro trasfusionale. Ovviamente L’Avis ha predisposto anche tutte le misure di sicurezza necessarie per tutelare volontari, infermieri e donatori presenti nei centri preposti ai quali si accede tramite prenotazione.

I donatori non sono soggetti alle restrizioni alla mobilità imposte dall’ultimo decreto, possono quindi recarsi presso i centri trasfusionali. Se dovessero essere fermati per dei controlli devono solo esibire il tesserino Avis, la conferma della prenotazione e se possibile anche un’autocertificazione. Per ulteriori informazioni visitare il sito Avis Monza e Brianza o il sito del Ministero della salute .

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