Circa due mesi fa, vi abbiamo parlato del “muro della solidarietà”, iniziativa in fieri voluta dal Comune e dall’associazione Desio Città Aperta. Quella che era ancora un’idea, seppur dal grande impatto sociale, è finalmente diventata realtà lo scorso 25 gennaio.
«L’iniziativa sta andando molto bene, stanno arrivando molte donazioni, c’è un buon ricambio di indumenti e chi vuole aiutarci può farlo – ci racconta Paola Farina, una delle referenti –proprio sabato scorso, per una pura casualità, donatori e destinatari si sono incontrati. Abbiamo concepito qualcosa di simile al “muro” già tre anni fa, quando era stata utilizzata una cabina telefonica del centro per lo scambio di vestiti, ma la Telecom ha pensato bene di rimuoverla di lì a poco. Ci siamo ispirati ad alcune città del Nord Europa che già avevano lanciato le loro bacheche solidali».
In concomitanza col “muro della solidarietà” è partito anche il progetto del “caffè sospeso” che, promosso dal bar della stazione, Monkey, e da Desio Città Aperta, consiste nel lasciare dei caffè pagati per chi non può permetterseli.
«Al momento la bacheca è piccola, ma abbiamo intenzione di ampliarla e di offrire un ulteriore servizio ai più deboli» continua la referente che si dice fiduciosa e propositiva per il futuro.
Scritto da Rossana De Lorenzo