Economia

Nasce il fronte unito delle Partite Iva brianzole al grido di “Meno tasse!”

È nato il gruppo Facebook delle Partite Iva di Monza Brianza: il prossimo passo è costituire l'associazione.

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Il popolo brianzolo delle Partite Iva scende in campo con i movimenti nazionali.

La rivoluzione dell’esercito dei lavoratori autonomi ha avuto il suo primo vero sussulto d’orgoglio a gennaio. In Lombardia in particolare, la voce ha iniziato ad alzarsi con l’organizzazione della prima manifestazione, indetta a Milano in piazza della Scala per il prossimo 26 aprile.

Un cambio di tono favorito dalle novità dell’ultima manovra che hanno fissato nuovi obblighi per gli autonomi. Vincoli per qualcuno, per non dire molti, fuori portata. Alcune condizioni sono risuonate con forza anche a livello mediatico. Generando, tra le varie controindicazioni, chiusure di attività dovute allo scoramento nel dover fronte ad ingombri “extra lavorativi”, come l’obbligo di dotazione del registratore di cassa fiscale.

A dare il la al movimento di protesta pacifica nella provincia brianzola hanno contribuito due piccoli imprenditori, che hanno dato impulso ad una pagina Facebook dedicata, che in poche settimane ha ottenuto già un bel numero di iscrizioni. Loro sono Omar Galbussera, belluschese, e Luciano Geminian, di Bovisio Masciago.

Il gruppo, che dopo poche settimane conta già 250 autonomi iscritti della provincia, si è dato appuntamento martedì sera a Triuggio, all’Osteria Dal Punt di Maurizio Giacomelli, per mettere nero su bianco le prime idee raccolte. Carrozzieri, barbieri, impresari edili: un gruppo variegato, unito dalla volontà comune di riprendersi la passione e il piacere di lavorare. Sentimenti che non riescono più a coltivare per lo stress di dover far fronte ad uno stato che invece di agevolarli, li spreme. Tutti sotto la bandiera del “meno tasse e più lavoro”. 

IL GRUPPO FACEBOOK PARTITE IVA MONZA BRIANZA

“P. Iva Monza e Brianza nasce come gruppo privato su Facebook – il messaggio d’intenti lanciato su Facebook – Ridare voce al nostro territorio poco incline a manifestare e sempre pronto a rimboccarsi le maniche perché il lavoro in proprio è nel DNA della Brianza e ci assorbe gran parte della vita, sottraiamo tanto tempo alle nostre famiglie – da qui l’idea di metterci in contatto a livello nazionale  con coordinatori e gruppi, ponendoci l’obbiettivo di fare rete comune sostenere liberamente ogni azione volta in difesa delle P.Iva e dare una voce forte all’imprenditoria brianzola, ma non solo.

Sosteniamo le mobilitazioni che si stanno svolgendo in tutta Italia, bisogna essere uniti senza colori politici per poter anche esporre i nostri problemi in tutte le sedi. Ma non basta protestare. Serve anche proporre “soluzioni” e idee utili per risolvere i tanti problemi che ci sono tra gli autonomi e lo stato”.

“Da quasi 20 anni svolgo la professione di giardiniere – racconta Omar – ma come molti altri imprenditori, negli ultimi anni mi sono trovato costretto a ridurre il numero dei dipendenti per contenere i costi. E da qualche anno insieme a mia moglie affianco a questa prima attività un’altra professione che è praticamente una nicchia in Brianza, legata all’allevamento delle lumache. In parallelo, sul fronte del giardinaggio mi sono dovuto specializzare nell’installazione di nuovi sistemi utilizzati nei giardini, dall’irrigazione ai dispositivi antizanzare”.

“L’incontro con Omar – spiega Luciano, che a Bovisio conduce un’attività di microtornitore – è avvenuto praticamente in modo casuale e virtuale. Ora l’obiettivo è allargare la comunità degli autonomi della provincia di Monza e Brianza: il prossimo passo è costituire qualcosa di più strutturato, un’associazione, per poter far sentire meglio la voce nelle sedi che contano. C’è già un programma comune di massima condiviso, con alcuni punti fermi delle istanze del popolo brianzolo degli imprenditori per cui lottare”.

In cima alla lista ci sono l’alleggerimento della pressione fiscale e un trattamento diverso rispetto all’attuale per chi ha debiti esattoriali con lo stato. Loro sono convinti, di fronte a continue novità, non migliorative sotto l’aspetto fiscale, che adesso sia giunto veramente il tempo di unire le forze e scendere in piazza, pacificamente.

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