Il gestore ammette il problema ma assicura: stiamo lavorando per risolverlo
L’avveniristico sistema di pagamento della Pedemontana lombarda, autostrada nata senza i tradizionali caselli, è finito sotto accusa in prima serata a Canale 5. Il motivo? Innanzitutto i fatti. Dal gennaio 2015, data della sua inaugurazione, i caselli sono stati sostituiti da un sistema innovativo, il cosiddetto “free flow” che vuol dire letteralmente flusso libero. Un serie di telecamere rileva il passaggio dei veicoli e gli automobilisti pagano il dovuto grazie al Telepass. Chi non ce l’ha lo fa in un altro modo: attraverso un’app, compilando un form sul sito web o inviando un semplice bonifico bancario.
Per qualche automobilista però c’è una sorpresa, come ha denunciato il tg satirico di Mediaset Striscia la Notizia. Anche se possiede un apparecchio Telepass, e pensa di avere effettuato il pagamento, può trovarsi nella cassetta della posta un bollettino da compilare. Con in più una maggiorazione di tre euro e cinquanta. La ragione? Il sistema a volte non funziona. Anche se il fenomeno è in diminuzione, è una gran seccatura per i malcapitati.
Sulla rete nazionale, lunga oltre 6000 km e affidata a differenti gestori, il Telepass non ha mai dato adito a problematiche simili. I responsabili di Pedemontana – controllata dalla Milano-Serravalle – hanno assicurato che la questione sta per essere superata e per quanto il fenomeno sia già in calo da diverso tempo, si punta alla soluzione del problema. Intanto, per venire incontro agli automobilisti, hanno anche assicurato che il pagamento può essere effettuato tralasciando la maggiorazione. Con la speranza che il flusso del traffico sia veramente libero come prevederebbe il sistema del “free flow”. Senza sgradite sorprese nella cassetta della posta ed evitando incursioni inaspettate di Capitan Ventosa, l’inviato di Striscia.
