Sociale

Oreno. “Migrazioni, oltre la retorica”: successo per la serata

L'evento organizzato ad Oreno da Aeris Cooperativa Sociale sui migranti e le Fake News ha visto la partecipazione di ospiti di prim'ordine

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Circa 180 persone hanno partecipato alla serata “Migrazioni, oltre la retorica e le fake news” presso lo Spazio Sorgente di Oreno tenutasi il 30 gennaio 2020. L’evento organizzato da Aeris Cooperativa Sociale in collaborazione con le associazioni Sorgente, Coi (Centro orientamento immigrati), Mani di Pace, la Caritas Decanale di Vimercate ed il Consorzio CS&L è stato patrocinato dal Comune di Vimercate ed ha visto la partecipazione di importanti ospiti. L’incontro ha visto come moderatore della serata Daniele Biella, giornalista e scrittore che ha colto l’occasione per presentare il suo libro: Con altri occhi. Viaggio alla scoperta delle migrazioni. Al suo fianco Annalisa Fioretti, medico e alpinista, Mohamed BA , attore senegalese da 20 anni in Italia e Gennaro Guidetti, operatore di Medici Senza Frontiere

Presenti alla serata anche l’assessore alle politiche sociali Simona Ghedini e il direttore commerciale di Aeris Sergio Saccavino. “Probabilmente abbiamo sottodimensionato l’impatto di questa serata preparata in poche settimane – ha commentato l’assessore Ghedini – Questo è un tema che ha un interesse profondo, è un tema che ha bisogno di una riflessione dal punto di vista reale. Quando Daniele mi ha invitato ad organizzare questa serata ho accolto volentieri l’invito, dato che serate molto simili sono state svolte con grande successo anche in comuni limitrofi e spero che ce ne possano essere altre in futuro. Porto naturalmente i saluti del sindaco e vi ringrazio ancora per aver deciso di partecipare”

Le parole dei protagonisti

I tre “relatori” hanno spiegato e raccontato al pubblico presente le esperienze personali che hanno vissuto con i migranti. A prendere per primo la parola è stato Mohamed BA che ha raccontato come secondo lui oggi ci sia un’urgenza importante che è quella di capire chi siamo e cosa siamo. L’invito alla serata lo ha lusingato e ha deciso di cogliere quest’opportunità, perché a suo parere bisogna ragionare sui temi legati alla contemporaneità, temi che vanno oltre i nostri confini. Ha girato il film Tolo Tolo e qui ha incontrato ragazzi che volevano venire in Italia, ha cercato di parlare con loro spiegandogli il contesto in cui ambiscono ad andare ad abitare, infatti spesso i paesi in Europa, come racconta Mohamed, sono visti come luoghi ricchissimi. Il suo obiettivo è stato quello di aiutare questi ragazzi e come ha spiegato lui “un aspetto positivo che ha avuto il film che ha girato è stato quello di poter evitare che altri ragazzi diventassero dei nuovi naufraghi”.

Il secondo intervento è stato quello di Annalisa Fioretti che ha raccontato della sua esperienza al confine tra Siria e Turchia, qui l’ha colpita il fatto che, nonostante sia un medico, non abbia potuto aiutare nessuno perché al suo rientro sarebbe stata processata per terrorismo internazionale. L’unica cosa che è riuscita a fare durante i quattro giorni passati al confine è stata quella di girare in zone dove delle famiglie curde erano riuscite a trovare riparo. Come ci ricorda Annalisa, spesso abbiamo la presunzione di dare una mano pensando di sapere di cosa hanno bisogno queste persone, in realtà magari hanno bisogno di altri aiuti che per noi sono secondari e a suo parere bisogna imparare a dialogare, capire e mettersi nei loro panni.

L’ultimo a prendere la parola è stato Gennaro Guidetti, rientrato a fine dicembre dal Congo. Qui per sei mesi si è occupato della parte logistica, per costruire gli ambulatori, per supportare le attività mediche e creare le condizioni per mettere i progetti in sicurezza. Il loro progetto prevedeva una specie di clinica mobile e si sono mossi nella parte orientale del Congo tra il Burundi e Ruanda. Ogni giorno ricevevano i dati forniti dai medici locali e si spostavano quando iniziavano dei picchi di mortalità, provando a ridurli e cercavano di capire come intervenire sul posto. Gennaro ha spiegato come questi tipi di esperienze ti segnano, perché vedi una realtà completamente opposta alla tua.

La serata si è conclusa dopo due ore tra gli applausi del pubblico che ha ascoltato con molto interesse i racconti e le esperienze dei tre relatori intervenuti all’evento.

 

Morgana Corti 

 

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