Ambiente

Monza. Paolo Nespoli regala nuovi polmoni alla città con una cena spaziale

L'Astronauta ai giovani: "Se facciamo qualcosa di buono per l'umanità, lasciamo qualcosa a questo mondo."

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In arrivo quasi 8mila piante per Monza che provvederanno ad assorbire l’inquinamento equivalente a quello di 300 milioni di km di strada percorsi dalle automobili.

I 120 invitati sono venuti al circolo monzese Sporting Club nella serata del 7 febbraio per ascoltare le parole di Paolo Nespoli, ospite d’eccezione, insignito poi del titolo di socio onorario del club.

La causa a cui saranno devoluti i ricavati: la piantumazione di una nuova area verde a Monza, medaglia di bronzo tra le città italiane per inquinamento atmosferico.

La zona soggetta alla riqualifica sarà probabilmente quella di Via Ramazzotti, angolo viale Brianza, una delle principali vie d’accesso alla città. La quantità e la tipologia di piante dipenderanno dalla cifra raccolta, ancora da conteggiare.

“Monza si sta impegnando moltissimo sul fronte ambientale. – afferma l’assessore Sassoli – Le piantumazioni su Monza entro la prossima primavera conteranno circa 4000 piante a cui se ne aggiungeranno altre 3500 a cura dell’autodromo di Monza. Il ricavato derivato da questa cena con Paolo Nespoli sarà destinato ad un progetto di nuova piantumazione nella nostra città: lo chiameremo ‘il parco dello spazio’”.

In coerenza con lo scopo green della serata, la sala è stata illuminata con candele e led a basso consumo, è stato previsto un solo calice e porzioni più ridotte per evitare gli sprechi alimentari e sono stati utilizzati prodotti del territorio a km zero.

Paolo Nespoli, con all’attivo tre missioni spaziali per un totale di 313 giorni in orbita, ha certo raggiunto le stelle, ma partendo da Verano, un piccolo paese della Brianza.

Nel corso della serata l’astronauta si è raccontato con sincerità, senza nascondere i dubbi e le incertezze affrontate nel corso della sua carriera.

Prima fra tutte, la difficoltà di proiettarsi oltre al limitato orizzonte del suo paese d’origine: “sono cresciuto a Verano Brianza con un gruppo di 10 amici. 9 si sono sposati a 20 anni con figli. Poi ci sono io. Era tutto molto bello, ma mancavano un po’ di stimoli. Spesso nella vita quando cresciamo lo facciamo nei nostri confini. È quando ho fatto il servizio militare obbligatorio che ho imparato a spingermi oltre i miei limiti.”

È con affetto che Nespoli ricorda i suoi primi anni di vita attorno alla provincia. Nato alla Mangiagalli, come Samantha Cristoforetti, frequenta il liceo a Monza: “All’epoca c’erano due possibilità se si voleva andare a scuola a Monza: il liceo classico Zucchi e quello scientifico Paolo Frisi. Io sono dello scientifico, ma quell’anno era sovraffollato e ci hanno messo nella succursale a Desio, l’attuale Majorana.”

Dopo aver raccontato la propria storia, l’astronauta si è poi rivolto ai circa 50 ragazzi che l’hanno raggiunto dopo la cena per ascoltarlo: “Aldrin ha definito l’allunaggio ‘un grande passo per l’umanità’. È questo ciò a cui voglio puntare. Ai giovani: è se facciamo qualcosa per l’umanità che lasciamo qualcosa a questo mondo”.

Scritto da Alice De Luca

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