Economia

Mezzago, licenziamenti alla Flowserve Valbart: c’è un’ipotesi d’accordo

L'accordo prevede l'incentivazione all'esodo, l'accompagnamento alla pensione e la ricollocazione all'interno del gruppo.

flowserve mezzago mb

Si è svolto venerdì 21 febbraio presso l’Associazione Industriale di Monza il secondo incontro nell’ambito della procedura di licenziamento collettivo avviata da Flowserve Valbart il 24 gennaio 2020 per 60 lavoratori su 175 dipendenti dell’azienda che opera nel settore dell’OIL&GAS.

L’incontro tra la Direzione Aziendale, le RSU e La FIOM CGIL di Monza e Brianza si è concluso con un’ipotesi d’accordo che prevede la gestione dei 60 esuberi attraverso l’utilizzo dell’incentivazione all’esodo per favorire le uscite volontarie e la ricollocazione all’esterno dell’azienda, l’accompagnamento alla pensione sempre su base volontaria e la ricollocazione all’interno del gruppo Flowserve.

“Siamo alla conclusione di una difficile vertenza occupazionale, dichiara Adriana Geppert della FIOM CGIL di Monza e Brianza, con l’individuazione di strumenti non traumatici di uscita e di ricollocazione interna al gruppo per le lavoratrici ed i lavoratori coinvolti nel piano di esuberi dichiarati dall’azienda”.

Flowserve Valbart ha ribadito nel corso dell’incontro il mantenimento dell’attività industriale nel nostro paese, con investimenti già approvati dalla multinazionale, necessari per riposizionarsi nel proprio mercato di riferimento e di rilancio tecnologico e competitivo della realtà italiana.

C’è ancora preoccupazione, continua Adriana Geppert della FIOM CGIL di Monza e Brianza, rispetto alle difficoltà di mercato del settore OIL&GAS. Flowserve Valbart che opera in questo settore con la produzione e la commercializzazione delle valvole a sfera ha registrato una forte contrattazione di fatturato ed ordinativi negli ultimi anni e nei primi mesi di quest’anno non si vede ancora un’inversione di tendenza.

“Per questo motivo è necessario ed abbiamo chiesto all’azienda un monitoraggio costante e continuo dell’andamento dell’attività, del mercato, dei prodotti, dell’andamento occupazionale e di verifica del piano di uscite. L’ipotesi d’accordo conferma la presenza industriale di Flowserve Valbart nel nostro paese, riduce il numero complessivo di uscite dall’azienda che avverranno solo su base volontaria, ma è necessario che l’azienda innovi e che il mercato dell’OIL&GAS registri una ripresa ed un’inversione di tendenza”.

Nel corso dell’incontro si è affrontata anche la questione della permanenza dell’insediamento produttivo a Mezzago. Nell’ambito della azioni finalizzate alla riduzione dei costi fissi, l’azienda ha dichiarato che il costo d’affitto dei capannoni occupati dalla multinazionale è molto alto e che sta verificando la possibilità di trasferimento dell’azienda.

Su questo punto, continua Adriana Geppert della FIOM CGIL di Monza e Brianza, abbiamo chiesto all’azienda il massimo impegno per rimanere a Mezzago e comunque nel caso questa non fosse una soluzione percorribile, di ricercare una soluzione di locazione nei comuni limitrofi per diminuire l’impatto del trasferimento sulle lavoratrici e sui lavoratori.

Su questo punto, dichiara Adriana Geppert, è necessario un intervento diretto anche delle istituzioni, a partire da quelle locali, per creare le condizioni e mantenere l’insediamento produttivo a Mezzago.

L’ipotesi d’accordo doveva essere illustrata e condivisa con le lavoratrici ed i lavoratori nelle assemblee programmate per oggi 24 febbraio, ma a causa delle Ordinanze emanate dal Ministero della Salute e dalla regione Lombardia per il contenimento del Corona Virus sono state sospese.

Nei prossimi giorni verificheremo l’evoluzione della situazione generale sul Corona Virus e valuteremo le possibili modalità di consultazione con le lavoratrici ed i lavoratori.

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