Limbiate rilancio dell’ex Greenland: firmata la convenzione per il nuovo luna park

Obiettivo il recupero e il rilancio dell’area denominata “Città Satellite”.
Dalle ceneri dell’ex Greenland sorgerà un nuovo Luna Park. Così le giostre torneranno a Limbiate. E’ stata firmata ieri mattina, 11 febbraio, la convenzione tra Parco delle Groane, Comune di Limbiate e la Società Parco Giochi Groane per il recupero dell’area denominata “Città Satellite” dove sorgerà di nuovo un parco divertimenti. Un lunghissimo iter ha così finalmente visto il compimento.
Dopo le operazionidi sgombero e bonifica, i due enti pubblici e la proprietà dell’area, hanno redatto il documento che definisce l’intervento all’interno degli spazi che un tempo ospitavano il parco divertimenti, che verrà ripristinato in chiave moderna.
LA CONVENZIONE
I COMMENTI
C’è grande soddisfazione degli enti coinvolti. “Un sogno che si sta realizzando – ha commentato il sindaco di Limbiate Antonio Romeo, raggiunto telefonicamente ha precisato che per l’importanza della notizia ci sarà anche una conferenza stampa oggi pomeriggio, dove saranno dati ulteriori dettagli -. Abbiamo lavorato a lungo per raggiungere questi risultati che tutti noi auspicavamo. I cittadini se lo aspettavano, era anche un obiettivo del nostro programma elettorale che abbiamo raggiunto. Di certo Città Satellite darà il suo contributo alla rinascita di Limbiate.”
“Esprimo estrema felicità nel vedere chiuso questo lungo percorso che oltre a portare benefici in termini economici e di sovrastrutture, avrà come sfondo la rivitalizzazione di un’area attraverso un maggior grado di fruibilità per le famiglie. – afferma il Presidente del Parco delle Groane Roberto Della Rovere. – Più partecipazione da parte dei cittadini significherà anche riportare la sicurezza in una zona che, dopo la chiusura del parco giochi, è risultata degradata e teatro di episodi di illegalità. Per quanto riguarda il Parco delle Groane, il recupero di Città Satellite avrà una serie di ricadute positive. Sarà ovviamente nostro compito monitorare con estrema attenzione e puntualità il flusso di traffico automobilistico che verrà necessariamente a crearsi. Lo step successivo potrebbe essere lo studio di nuove forme di mobilità green che meglio si inseriscano in un contesto naturale quale è un’area protetta”.
Foto d’archivio