Economia

Al fianco di tutti i cittadini, il Patronato Inca Cgil festeggia i suoi 75 anni

L'Istituto di assistenza, nato nel 1945, continua ancora oggi la sua funzione di supporto in tema previdenziale e socio-assistenziale. Come spiega Davide Cappelletti, Direttore provinciale Monza e Brianza.

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Recenti studi scientifici sostengono che oggi, in media, un 75enne italiano dimostra biologicamente circa 65 anni ed ha la forma fisica e cognitiva di un 55enne del 1980. Insomma nel 2020 l’ingresso nella terza età, quella in cui generalmente si viene definiti anziani, si è spostato da 65 a 75 anni. E, in molti casi, sarebbe anche troppo presto.

Se questo è valido per noi essere umani, almeno per molti di quelli che vivono nei paesi industrializzati in Occidente, lo è ancora di più per il Patronato Inca (Istituto nazionale confederale di assistenza) Cgil. Che pochi giorni fa, l’11 febbraio, ha compiuto esattamente 75 anni. Ma mantiene l’atteggiamento fresco e attivo di chi ha necessità di essere sempre al passo con i tempi per poter supportare i cittadini.

LA STORIA

Era il 1945 quando la segreteria della Cgil, composta da Achille Grandi, Oreste Lizzadri, Aladino Bibolotti, decise di costituire il Patronato Inca e di chiederne il riconoscimento giuridico, poi concesso due anni dopo, al ministero dell’Industria, Lavoro e Commercio.

“Inca invecchia, ha compiuto 75 anni, ma non va in pensione – afferma Davide Cappelletti (nella foto in basso), Direttore Provinciale del Patronato Inca Cgil Brianza – continua ad operare quotidianamente al servizio di cittadini e lavoratori. Gli anniversari sono momenti di celebrazione, ma anche di riflessione rispetto al nostro passato ed in relazione non solo al presente e al futuro”.

Il compleanno del Patronato Inca Cgil è celebrato, a livello nazionale, con il significativo slogan “Il Quadrato delle tutele” ed una serie di iniziative a livello territoriale. Nella sua ormai lunga storia l’Istituto nazionale confederale di assistenza ha contribuito a diverse conquiste previdenziali e socio-assistenziali. Dal diritto alla pensione alla tutela contro gli infortuni e le malattie professionali fino alla maternità.

E c’è, per così dire, lo zampino dell’azione legale Inca anche in due storiche sentenze della Corte Costituzionale, la n.179 del 1988 e la n.307 del 1989, che, rispettivamente, hanno imposto la riforma del sistema assicurativo contro le malattie professionali, con il cosiddetto sistema tabellare misto, e il diritto al trattamento di pensione più favorevole, nel caso in cui la pensione volontaria possa costituire un danno al reddito del pensionato.

IL PRESENTE

Il 2020, poi, celebra, oltre ai 75 anni del Patronato Inca, anche una felice coincidenza. Con un altro importante compleanno per tutto il mondo del lavoro e l’intera società italiana. Ricorrono, infatti, i 50 anni della legge 300/70, meglio conosciuta come Statuto dei lavoratori. Che, ancora oggi, nonostante le modifiche subite, soprattutto la cancellazione dell’articolo 18, è la fonte normativa più importante in materia sindacale.

Un traguardo importante, non a caso rimarcato anche dalla Cgil Monza e Brianza con il “Concorso per la realizzazione del logo commemorativo” a cui hanno aderito nove concorrenti (leggi qui).

Il legame tra Patronato Inca Cgil e Statuto dei lavoratori è naturalmente molto forte. Lo dimostra anche il fatto che la legge 300/70, con l’articolo 12, ha introdotto la possibilità di svolgere assistenza individuale anche all’interno delle fabbriche.

“Nonostante i cambiamenti epocali di questi anni, a livello globale e nazionale, il Patronato predilige ancora oggi la relazione personale alla telematizzazione – sostiene Cappelletti – il Patronato privilegia l’empatia alla burocrazia”.

LE PROSPETTIVE

Per Inca, che nel 2019 ha aperto oltre tre milioni di pratiche e gestito circa 5 milioni di contatti, il futuro, in un mercato del lavoro sempre più precario ed in evoluzione, continuerà ad essere pieno di sfide. Da affrontare in maniera congiunta con tutte le categorie rappresentate dalla Cgil.

“Fare Patronato oggi richiede molti sacrifici professionali, ma anche personali da parte di chi vi lavora – spiega il Direttore Provinciale del Patronato Inca Cgil Brianza – in quanto cresce il costante bisogno di risposte sui temi previdenziali ed assistenziali e parallelamente aumenta la frustrazione nei cittadini che tali risposte, forse, senza i patronati, non le troverebbero altrove”.

“Il plauso, in occasione delle celebrazioni per questi 75 anni del Patronato Inca – continua – lo rivolgo ai funzionari del Patronato di oggi e di ieri perché hanno contribuito e contribuiscono a garantire a tutti un servizio di assistenza accessibile e competente a tutela dei diritti di sicurezza sociale. Buon lavoro al Patronato Inca!”.

 

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