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Una nuova vita per Greenland. I residenti: “Benvenga, ma che sia ben regolamentata”

Al via i lavori per riaprire Greenland. Ma i residenti chiedono di essere ascoltati per paura di riviere brutte esperienze

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Greenland, l’ex parco dei divertimenti della Brianza, che negli ultimi anni è stato trasformato in una discarica a cielo aperto “icona” di spaccio e degrado, tornerà finalmente a fiorire. In tutti i sensi, visto che la presunta data di riapertura dovrebbe avvenire durante la prossima primavera.

“Un sogno iniziato diversi anni fa e che finalmente potrà concretizzarsi. E ne siamo tutti molto fieri, perché Città satellite (il nome del quartiere che ospita il parco ndr) va oltre la vita di un’amministrazione: è interesse dell’intera comunità “. Sono state le parole di Antonio Romeo, sindaco di Limbiate, durante la conferenza stampa indetta lo scorso mercoledì 12 febbraio, subito dopo la notizia dell’avvenuto accordo tra Parco delle Groane, Comune di Limbiate e la Società Parco Giochi Groane.

Tutto pronto, quindi dopo la firma della convenzione. “I lavori – ha spiegato Romeo – potrebbero iniziare fin da subito. Del resto non posso immaginare che un operatore economico spenda dei soldi (circa 700 mila euro) e poi non parta”.

LE PERPLESSITA’ DEL COMITATO

Ma sull’immediato futuro del parco divertimenti esistono però due fronti contrapposti. L’ottimismo del primo cittadino non trova infatti la sponda dei residenti di Città Satellite, che radunati ormai da anni sotto un comitato cittadino, esternano un certo numero di perplessità a riguardo.

“Prima di tutto – spiega Massimo Di Chiano, portavoce del comitato cittadino – dubito che con tutto quello che ancora c’è da smantellare, montagne russe comprese, il parco riuscirà ad aprire entro la primavera di quest’anno.  In più – sottolinea – sono anni che viviamo nel più completo degrado e abbandono tra spaccio, prostituzione e chi più ne ha più ne metta. Possiamo essere solo felici di questa notizia che porterà la zona a nuova vita, ma chiediamo all’amministrazione di porre la massima attenzione alle nostre necessità e non solo a quelle puramente economiche inerenti al parco”.

Il portavoce del comitato fa riferimento ad un passato, non troppo lontano, in cui Greenland era ancora in attività. “Non era stato creato un piano di viabilità adeguato e per uscire di casa ci toccava spesso litigare a causa dei parcheggi selvaggi. In più – chiosa – gli incivili che venivano a fare i picnic al parco, lasciavano tutta la pattumiera in giro oltre che fare i loro bisogni sotto le nostre case perché mai nessuno ha pensato di costruire dei bagni”.

E se dei problemi esistevano quando ancora il parco giochi era aperto, questi sono peggiorati all’ennesima potenza, una volta che il cancello d’entrata si è chiuso in modo definitivo. Laddove una volta c’era il divertimento, al suo posto è subentrata la paura. Una situazione diventata insostenibile per i residenti di Città Satellite e per l’unica attività, il Comedia (una sala da ballo), che ancora riesce a sopravvivere. “Strade al buio e quintali di pattumiera. Ci siamo letteralmente sentiti abbandonati dall’amministrazione, soprattutto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, che è sempre rimasto a carico nostro”. È la denuncia dei cittadini a cui ha fatto seguito la replica di Antonio Romeo: “Si sono sentiti abbandonati perché il parco è stato abbandonato. Come amministrazione abbiamo cercato di fare tutto ciò che era in nostro potere (va infatti ricordato che nel corso del 2018 l’area è stata ripulita e il campo nomade smantellato grazie alle iniziative del Comune e della proprietà ndr.) e se non è stato abbastanza – conclude Romeo – posso loro promettere che da oggi non dovranno più sentirsi soli. Città Satellite, nel modo innovativo in cui è stato ripensato, darà il suo contributo alla rinascita di Limbiate“.

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