Cultura

San Valentino, a Monza la Biblioteca Cederna festeggia tra musica e letteratura

Il 14 febbraio nei locali di via Zuccoli si potrà assistere all'evento "Serenata". Parlerà il Maestro Pamela Ferro, compositrice, ma saranno anche letti brani di autori classici. Il tutto unito dall'amore.

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E’ il giorno degli innamorati per definizione. Un’occasione per celebrare uno dei sentimenti più nobili che l’animo umano possa concepire per un proprio simile. Eppure il 14 febbraio, per tanti versi, rischia a volte di ridursi ad una semplice occasione commerciale. Che stancamente si ripete puntualmente ogni anno, annunciata dalle solite campagne pubblicitarie e da un tam-tam forzatamente mieloso.

Ma ci sono proposte alternative che cercano di dare valore aggiunto al 14 febbraio. Come quella della Biblioteca Cederna di Monza. Dove il giorno degli innamorati si celebrerà alle ore 18 con l’evento “Serenata” (Volantino).

Che metterà insieme produzione musicale, letteraria e artistica attraverso la lettura di pagine di autori classici, da Saffo a Krausser ed Eco, le composizioni del Maestro milanese, Pamela Ferro (Curriculum), docente al conservatorio di Rovigo e con alle spalle numerose apparizioni televisivi e conferenze, e registrazioni audio e video. Ad unire il tutto, naturalmente, sarà proprio il tema dell’amore.

“L’evento previsto il 14 febbraio, in occasione della Festa di S. Valentino, parte da un progetto più grande – spiega Roberta Consonni, Coordinatrice della Biblioteca Monza Cederna e dipendente di Euro&Promos S.P.A. di Udine, la società gestrice dello spazio di via Zuccoli – una conferenza/concerto sul tema dell’amore con la presentazione da parte del Maestro Ferro delle sue opere musicali, scritte nell’arco di vent’anni, nonchè del suo progetto, costituito nel 2016, dell’Ensemble “Phileas Fogg” come ensemble itinerante che propone i brani musicali da lei composti su testi classici”.

A rendere “Serenata” un evento culturale a tutto tondo saranno diverse persone che hanno deciso di dare il loro contributo. Oltre al Maestro Ferro, che svolgerà il ruolo di relatrice. “Stefano K Di Modugno ed Elisabetta Salvioni saranno i due lettori, le voci recitanti della serata – spiega Consonni – Stefano è un utente e caro amico della biblioteca Cederna, nonché poeta, performer e autore della raccolta di poesie “AMOREVOLUTION” e de “Il viaggio di Piccolo Giglio”.

“Elisabetta è una bibliotecaria felice e lettrice espressiva – continua – mi piace ricordare anche Giuseppina “Pinuccia” Casali, volontaria tuttofare per la biblioteca Cederna, insegnante in pensione, membro del gruppo delle Cartolibranti e creatrice dell’immagine della brochure “Serenata” e Diego Pessina, anche lui volontario della biblioteca Cederna e iscritto all’Associazione “La biblioteca è una bella storia”. Il 14 ci supporterà come tecnico audio/video”.

La serata del 14 febbraio per la Biblioteca Cederna che, secondo i dati più recenti di “Monza in cifre”, ha circa 2600 utenti attivi residenti e 23mila tra libri e multimediali posseduti, è molto più di un evento. Soprattutto perché, anche negli ultimi giorni, si sono addensate nuvole fosche sullo spazio di aggregazione e culturale di via Zuccoli. Timori che riguardano il progetto di ristrutturazione dei locali e di riorganizzazione del servizio, ma anche il futuro stesso della Biblioteca. Perché il prossimo 31 luglio scade il contratto della società che si occupa della gestione e nulla ancora si sa su cosa avverrà oltre quella data. Le domande dei residenti e della Consulta Cederna-Cantalupo restano per il momento senza risposte.

“La nostra biblioteca è rionale, si rivolge ad un quartiere che molto altro non ha – è l’appello della Coordinatrice della Biblioteca Monza Cederna – per questo motivo è uno spazio che risponde a diverse esigenze, oltre quella puramente culturale che si può pensare sia il primo motivo di vita di una biblioteca”.

“In altre zone di Monza, come quelle del centro, le biblioteche conservano maggiormente il ruolo di diffusione della cultura – continua – mentre a Cederna si cerca anche, spesso, un posto dove semplicemente passare un pò di tempo libero. Per dirla nei termini contemporanei di Antonella Agnoli, la biblioteca aspira ad essere più vicina ad una “piazza del sapere”. Insomma in gioco c’è molto della conoscenza pura e semplice. C’è l’identità di un quartiere e di chi ci abita tutti i giorni.

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