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Monza, ex Feltrificio Scotti: il piano di bonifica entra nel vivo

Durante l'attività sono state recuperate 2600 tonnellate di materiale e due cisterne interrate.

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Si torna a parlare del progetto di bonifica del Feltrificio Scotti. L’amministrazione brianzola ha dato il via libera al piano di caratterizzazione che coinvolge il recupero di una delle aree più importanti di Monza. Il terreno, caratterizzato dalla presenza di una delle ciminiere più alte di Monza, ha una destinazione d’uso a verde pubblico, residenziale e privato. Il destinatario del via libera è la fondazione Ponti, responsabile del procedimento di recupero.

La autorizzazione è stata data come una determina che prevede tre prescrizioni fra le quali compare anche l’obbligo di comunicare agli enti preposti eventuali contaminazioni che dovessero emergere durante la lavorazione di recupero del sito. Il progetto ha cambiato volto più volte. L’ultima la scorsa primavera quando è stato tolto dalla piano di intervento originario l’auditorium da 400 posti ricomparso invece in fondo al viale Cesare Battisti, vale a dire sull’area ex Colombo che si affaccia al Rondò dei Pini. Il piano prevede anche un aumento della superficie destinata al residenziale, con edifici più alti, a discapito del terziario e della parte commerciale.

La ciminiera è destinata a sparire del tutto. Infatti sarà abbattuta, ultima testimonianza di una Monza che non c’è più. L’attività di bonifica, iniziata a febbraio 2019 e protrattesi fino ad ottobre 2019, ha comportato l’asportazione e conferimento a impianti autorizzati di circa 2600 tonnellate di materiale, come da formulari allegati, oltre alla bonifica con rimozione di due cisterne interrate rinvenute durante i lavori. 

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