Economia

Dogana, a Monza un seminario di Confimi su tutte le novità per il 2020

Nella sede dell'associazione imprenditoriale il 20 febbraio si parlerà della nuova prassi di vidimazione delle merci e dello status di esportatore autorizzato. Interessate tante Pmi brianzole.

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L’argomento dazi doganali è sempre all’ordine del giorno negli ultimi mesi. Merito o colpa, dipende dai punti di vista, del presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, e delle sue strategie geo-politiche ed economiche nei confronti della Cina.

Ma su questo tema, in questi giorni e molto probabilmente anche nelle prossime settimane, al centro dell’attenzione, ci saranno anche gli accordi tra la Gran Bretagna e l’Unione europea nell’era post Brexit iniziata l’1 febbraio. Le trattative sui dazi doganali sono in pieno svolgimento. Per il momento da un lato il Regno Unito chiede un’intesa sul libero scambio, dall’altro l’Ue vorrebbe un accordo più ambizioso basato su regole comuni per avere zero dazi.

Gli esiti del dialogo in corso tra i 27 ancora nell’Unione europea e la Gran Bretagna appena fuoriuscita, presumibilmente non si vedranno prima della fine del 2020, quando scadrà il periodo di transizione appena cominciato. Sicuramente prima di questo termine le aziende italiane, tra le quali anche tante Pmi brianzole, dovranno fare i conti con le ultime, importanti, novità riguardanti le esportazioni.

Da fine gennaio 2020, infatti, è scattato l’annullamento della prassi di previdimazione dei certificati EUR1, EUR MED ed ATR per il rilascio dei certificati attestanti l’origine preferenziale delle merci. A stabilirlo l’Agenzia delle Dogane con la nota n. 91956/RU del 26/07/2019.

I cambiamenti di natura doganale, però, potrebbero essere soggetti, a livello territoriale, ad una proroga di 90 giorni. Come già avvenuto a Bergamo, dove Confimi  (Confederazione dell’industria manifatturiera e dell’impresa privata) Monza e Brianza ha organizzato lo scorso 15 gennaio un seminario dal titolo “Novità doganali e status di esportatore autorizzato” (leggi qui).

L’incontro sarà replicato dall’associazione imprenditoriale nella propria sede di via Locarno a Monza il prossimo 20 febbraio (ecco le info). Un’occasione per sviscerare le ultime novità doganali, un argomento molto tecnico, ma dai contenuti vitali per tutte le aziende che hanno rapporti commerciali con l’estero.

“In sostanza sul fronte certificazioni attestanti l’origine preferenziale delle merci, che sono rilasciate dalla Dogana è previsto che la vidimazione venga effettuata ad ogni spedizione e non più, come fino ad ora, con un sistema di previdimazione” spiega Cristian Lo Re dell’Ufficio Estero di Confimi Bergamo.

L’annullamento della prassi di previdimazione potrebbe costituire, quindi, un aggravio burocratico. Ma, come sarà illustrato da relatori esperti nel seminario del 20 febbraio a Monza (Iscrizioni), lo status di esportatore autorizzato rappresenta la possibilità per le aziende di semplificare la pratica della vidimazione delle certificazioni doganali.

“Le aziende attestano il carattere originario dei propri prodotti mediante una dichiarazione, resa su fattura, indipendentemente dal valore delle operazioni di esportazione – afferma Lo Re – i requisiti per ottenere lo status di esportatore autorizzato riguardano la capacità dell’azienda di dimostrare di essere un esportatore a carattere regolare, di provare quali merci siano a carattere originario e di rispettare determinati standard per la sua organizzazione interna”.

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