La Rondine non incassa e risponde al sindaco.
Prosegue a Concorezzo il dibattito polemico attorno al destino del Centro Tennis di via Libertà. Al centro della discussione, rispolverata anche durante l’ultimo consiglio comunale dai membri del gruppo consiliare d’opposizione, ci sarebbe la poca chiarezza dell’amministrazione a riguardo.
Da una parte, infatti, negli scorsi mesi l’esecutivo Capitanio ha manifestato la volontà di riqualificare l’impianto, pubblicizzando e predisponendo un bando pubblico di gestione rivolto alle società sportive.
Dall’altra, secondo gli esponenti della forza di minoranza, l’intenzione è esplicitamente contraddetta dalla documentazione pubblicata sul sito del comune, in cui il centro è indicato come “attrezzatura pubblica oggetto di possibile alienazione”.
“Dopo averci accusato sui social e sui giornali di dire il falso e di diffondere “terrorismo mediatico”, il sindaco è sembrato propendere per la seconda ipotesi (l’alienazione)”, hanno commentato i rappresentanti del gruppo. “Salvo poi essere parzialmente smentito dall’Assessora all’Urbanistica, Silvia Pilati”.
Quest’ultima ha infatti indicato come in questo momento la via della riqualificazione del centro sia quella perseguita, pur non chiudendo la porta ad altre soluzioni. “È quindi contemplata la possibilità di vendere – la nota della Rondine – In particolare, dal Piano dei Servizi consultabile sul sito del Comune, emerge la volontà di trasferire il Centro Tennis nel terreno adiacente all’attuale centro sportivo, il cosiddetto “Comunale”, per lasciare spazio alla costruzione di palazzi e strutture commerciali in via Libertà“.
Gli interventi dei consiglieri de La Rondine, Facciuto e Bossi in assise, hanno quindi richiesto alla maggioranza di fare chiarezza anche nei confronti di cittadini e operatori potenziali interessati all’acquisizione, sulla strada da perseguire, senza ambiguità.
