Sociale

Carnate, la “questione sociale” fa sollevare l’associazione dei disabili

L'associazione Ledha Monza Brianza ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica.

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La questione sociale di Carnate “urta” l’associazione Ledha Monza Brianza.

Il sodalizio che tutela i diritti delle persone con disabilità nel territorio provinciale e le associazioni da essa raggruppate e coordinate, ha “ripreso in mano” tutta la gestione dei casi sociali del comune e gli effetti sul bilancio, sfociati nella lettera inviata al Presidente della Repubblica, lo scorso mese di gennaio.

In una conferenza stampa indetta nell’ex sede comunale di Vimercate, ad Oreno, i vertici dell’associazione (presenti all’incontro anche rappresentanti delle altre realtà del mondo sociale che confluiscono nella maggiore) hanno puntato il dito contro le parole utilizzate dal sindaco nella lettera e nella successiva conferenza stampa di gennaio, apparse sui giornali locali.

“La premessa è che la scorsa primavera il comune di Carnate ha approvato il nuovo Regolamento per l’accesso ai Servizi Sociali – ha spiegato il presidente di Ledha, Giorgio Fumagalli – ravvisando vistose illegittimità, perchè non consono su molti aspetti alle leggi in vigore. Illegittimità che abbiamo segnalato al sindaco Daniele Nava.

C’è una legge del 2015 che stabilisce il tipo di ISEE da presentare per l’accesso ai SS, e, dopo averlo fatto presente, quest’anno viene rifatto lo stesso errore chiedendo agli utenti la presentazione ancora dell’ISEE ordinario“.

Ma il malcontento dell’associazione va oltre e riguarda il “trattamento” riservato nella missiva inviata al presidente della repubblica, ai disabili. “Riteniamo insostenibili e provocatorie le dichiarazioni del sindaco – ha continuato Fumagalli – in riferimento ai disabili, trattati come fossero un peso insostenibile.

Quando c’è un decreto costituzionale che dispone che l’equilibrio del bilancio comunale non può andare a discapito dei cittadini. Da qui si deducono i cinque ricorsi al TAR pendenti sull’amministrazione, e un procedimento aperto alla magistratura ordinaria. Ci teniamo a segnalare l’atteggiamento ostinato da parte del sindaco nel perseguire questa linea nonostante anche le nostre segnalazioni.

E il fatto di non essere stati avvertiti direttamente della grave situazione sociale, in occasione della lettera inviata al presidente della repubblica sulla questione sociale, che abbiamo scoperto soltanto leggendo i giornali”.

Anche sulla base di questi presupposti di dialogo con il sindaco, Ledha lascia quindi alla minoranza di Carnate il compito di portare la voce dell’associazione in consiglio comunale, con l’augurio che non vengano più pubblicate notizie false e tendenziose.

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