Attualità

Sciopero treni, disagi e soppressioni tra l’8 e il 9 gennaio

Lo sciopero di 23 ore avrà inizio alle ore 3.00 di mercoledì 8 gennaio e si protrarrà fino alle 2.00 di giovedì 9 gennaio.

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Brutta sorpresa per i pendolari di rientro dalle Feste Natalizie. Tra mercoledì 8 gennaio e giovedì 9 gennaio arriva infatti il primo sciopero dei treni del 2020: ad appena un mese di distanza dall’ultimo il sindacato OrSA ha nuovamente indetto uno sciopero di 23 ore dalle 3.00 di mercoledì 8 gennaio alle 2.00 di giovedì 9 gennaio.

 

SCIOPERO: ORARI E FASCE DI GARANZIA

Come riportato sul sito Trenord il servizio ferroviario Regionale, Suburbano, la Lunga Percorrenza di Trenord e il servizio Aeroportuale, potrà subire variazioni e/o cancellazioni. Saranno in vigore le consuete fasce orarie di garanzia dalle 06.00 alle 09.00 e dalle 18.00 alle 21.00, durante le quali viaggeranno i treni compresi nella lista dei “Servizi Minimi Garantiti” al link: www.trenord.it/trenigarantiti.

Ma attenzione: i treni con arrivo a destinazione finale oltre le ore 9.00 e oltre le ore 21.00 (quindi fuori dalle fasce di garanzia) potrebbero essere limitati o cancellati per l’intero percorso. Dopo le 21.00 lo sciopero proseguirà fino alle 2.00.

Circoleranno autobus sostitutivi senza fermate intermedie per le eventuali corse non effettuate tra Milano Cadorna (in partenza da via Paleocapa, 1) e Malpensa Aeroporto e tra Malpensa Aeroporto e Stabio.

Per la Lunga Percorrenza saranno garantiti i treni indicati sul sito di Trenord al link

Informazioni sull’andamento della circolazione saranno comunicate su sito e App Trenord e nelle stazioni, tramite i monitor e gli annunci sonori.

 

MOTIVAZIONI DELLO SCIOPERO

Ad appena un mese di distanza dall’ultimo Il sindacato OrSA ha nuovamente indetto uno sciopero. Il mese scorso l’associazione sindacale sostenne di aver scioperato di domenica senza fasce di garanzie proprio per tutelare i pendolari. Oggi, contraddicendo quanto da loro stesso detto, scioperano al rientro delle festività natalizie solamente allo scopo di causare significativi disagi alla mobilità proprio nel momento in cui riprende l’attività lavorativa di migliaia di pendolari che quotidianamente viaggiano sui nostri treni.

Trenord ribadisce di aver lavorato negli ultimi sei mesi con tutte le altre organizzazioni sindacali e di aver siglato tre accordi “storici” che valgono, a favore dei lavoratori, oltre 13 milioni di euro. Solo OrSA, che rappresenta poco più del 14% del totale del personale, ha scelto la via conflittuale. Contrariamente a quanto da loro affermato tali accordi preludono l’avvio delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro in un contesto di relazioni sindacali positive.

L’azienda auspica che prevalga il senso di responsabilità dei lavoratori per dimostrare a tutti i cittadini il valore del servizio che Trenord offre sul territorio lombardo.

Foto apertura archivio MBNews

 

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