Economia

Monza e Brianza: 25 Navigator per quasi 1500 beneficiari del Reddito di Cittadinanza

Sono 1469 i beneficiari del Reddito di Cittadinanza in Monza e Brianza, 25 i Navigator che dovranno seguirli nella ricerca di un impiego. Lo scenario attuale secondo i dati Afol.

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A distanza di nove mesi dall’entrata in vigore del Reddito di Cittadinanza, sono stati individuati e resi operativi anche sul territorio di Monza e Brianza i Navigator, la figura professionale istituita per favorire le attività di ricerca lavoro per tutti i beneficiari della misura di sostegno al reddito. Attualmente quali sono i numeri nella provincia brianzola? A rispondere è Afol, l’Agenzia di Formazione e Orientamento al Lavoro.

I numeri dei Navigator in Monza e Brianza

“Per quanto riguarda la Provincia di Monza, ad oggi i beneficiari del reddito di cittadinanza segnalati da ANPAL (riferiti alle domande RDC dei mesi di aprile, maggio e giugno 2019) sono 1469. Siamo in attesa di ricevere i nominativi di coloro che hanno presentato le domande nei mesi successivi. Mentre per quanto riguarda i Navigator, le figure presenti nei 4 CPI della Provincia di Monza sono ad oggi 25, 2 in meno rispetto ai 27 previsti”, spiega la Dott.ssa Stefania Croci, direttore Area Lavoro, in Afol.

Nello scenario attuale, ogni Navigator dovrà quindi adoperarsi per trovare un impiego a quasi 60 beneficiari del Reddito di Cittadinanza.

I numeri del Reddito di Cittadinanza – Cisl di Monza

Quali sono invece i numeri del Reddito di Cittadinanza, che Cisl si è trovata a gestire? Sono state 512 le richieste totali elaborate dal Caf Cisl Monza-Brianza. E sono così suddivise:

– Reddito di Cittadinanza 453;
– RdC_com ridotto 31;
– RdC- com esteso 28.

“Le principali categorie che si sono rivolte al nostro Caf per ottenere il Reddito di Cittadinanza, sono famiglie mono nuclei, con un’età che va dai 45/50 anni ai 65/70″ – spiega Silvia Magni CAF Cisl Monza – “I modelli RdC ridotto ed esteso li abbiamo elaborati soprattutto per coloro che avevano presentato RdC in Posta nel mese di marzo e che poi hanno avuto una variazione della condizione occupazionale. Per quanto riguarda invece la suddivisione territoriale, su 453 RdC, 153 sono cittadini stranieri (comunitari o extra-comunitari), mentre i restanti hanno cittadinanza italiana”.

“La percezione che abbiamo avuto nel nostro territorio, sempre limitatamente al nostro campione, è che molti non abbiano potuto accedere al RdC, in quanto detentori di un Isee che superava il limite, si tratta soprattutto di nuclei plurifamiliari dove un componente della famiglia risultava occupato, oppure di persone o nuclei con un patrimonio mobiliare superiore al limite previsto (Euro 6.000)”.

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