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Metrotranvia Milano-Limbiate: “pericolo scampato”, la riqualifica si farà

Scampato io pericolo che il progetto di riqualifica della metrotranvia Milano Limbiate andasse a monte. Accordo raggiunto tra le parti in causa.

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Pericolo scampato, per ora. Se in un primo momento, il rifiuto di Varedo e Senago ha rischiato di far saltare il progetto di riqualificazione della metrotranvia Milano – Limbiate, all’orizzonte si intravede un accordo: la provincia di Monza e Brianza ha stanziato 300 mila euro, mentre il comune di Limbiate si dice disposto a prendere in carico una quota maggiore rispetto a quanto definito in precedenza. La linea ferroviaria verrà quindi implementata con un costo complessivo di 153 milioni di euro.

La Metrotranvia è una infrastruttura strategica nel sistema del trasporto pubblico della Brianza e per questo – ha testimoniato il presidente della provincia MB Luca Santambrogio -, l’Ente  ha deciso di fare la propria parte scongiurando la perdita del finanziamento statale con un contributo di 300 mila euro a copertura delle quote che i comuni non riescono a coprire”.

Da Varedo il disappunto dell’opposizione nei confronti della Giunta (Lega) non tarda ad arrivare: “Si parla tanto di inquinamento, ma nel momento in cui si può fare qualcosa di concreto, come ad esempio migliorare i trasporti pubblici, nessuno fa niente”. Sono state le parole del consigliere comunale Stefano Zini (Pd), che contro la decisione dell’amministrazione, quella di non contribuire con la propria quota alla ristrutturazione e potenziamento della metrotranvia che passa anche per Varedo, proprio non ci sta. “È da poco passata l’emergenza PM10 che ha afflitto la Brianza per diversi giorni e non capisco come si possano girare le spalle ad una questione di tale portata. La Provincia si è dimostrata più sensibile del Comune”, ha puntualizzato Zini.

Il capogruppo del Pd affonda così la giunta Vergani che, assieme a Senago, si è dimostrata contraria a metterci del suo. “Non abbiamo soldi –  ha dichiarato il vice sindaco e assessore all’Urbanistica Fabrizio Figini – e, ad ogni modo, contiamo troppe poche utenze per poter giustificare un investimento di tale portata” . Si parla di circa 1milione e 200 mila euro solo a Varedo.

La “condanna” è arrivata anche da parte di Massimo De Rosa, consigliere regionale M5S: “Regione ha stanziato circa 3 milioni di euro riducendo l’onere che resta ai comuni. Il fatto che le amministrazioni di Varedo e Senago non abbiano voluto metterci un euro, ha rischiato di far saltare tutto. Il nostro obiettivo – ha sottolineato – è quello di chiudere i lavori implementando la linea che porta fino a Milano.

Se durante la manifestazione che Legambiente ha organizzata a Cinisello Balsamo lo scorso 18 gennaio (si è parlato della metrotranvia e della Milano – Meda),  la paura era stata quella che tutto saltasse, dopo la tavola rotonda che si è tenuta lunedì 20, arrivano importanti novità: la riqualificazione della metrotramvia, il cui costo, lo ricordiamo, è pari a 153 milioni di euro, è vicina al finanziamento. Al summit hanno partecipato i comuni di Limbiate, Varedo, Senago, Paderno Dugnano, Cormano, Milano, Città Metropolitana di Milano, provincia di Monza e Brianza e regione Lombardia. Mentre da Palazzo Marino è arrivata la notizia che: “Sono stati raggiunti importanti risultati in merito alla possibilità di compiere uno studio sul prolungamento della metrotranvia da Limbiate fino a Ceriano Laghetto Fn”.

Alla fine – ha esordito il vicesindaco di Varedo Fabrizio Figini – il nostro comune non ha costituito nessun ostacolo. Nonostante le difficoltà che si protraggono orami da anni, un accordo è stato preso e i lavori di riqualifica verranno ultimati”. Figini, assessore all’Urbanistica, si sofferma poi su un punto. Riprende e puntualizza quanto affermato dalla minoranza. “A dir la verità – sostiene – non abbiamo mai osteggiato la linea, anzi abbiamo sempre pagato per la manutenzione ordinaria. Tuttavia non eravamo d’accordo nel finanziare un intervento del genere. Soprattutto per una questione economica oltre che pratica visto lo scarso numero di utenze sulla nostra città”. Ad ogni modo – conclude –  i lotti di riqualifica erano 2. Al primo si è già sostituita Regione. Al secondo si è sostituita Provincia. Sarà quindi nostra premura, istruire un atto capendo come restituire parte del debito”.

 

 

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