Cultura

Il medese Mattia Consonni mette tutti in allerta: “C’è un cinghiale nei boschi”. Ma l’apparenza inganna

Le vicende di questo cinghiale hanno appassionato moltissimi brianzoli

cinghiale arte

Un cinghiale, e anche bello grosso, avvistato tra i boschi di Meda. Poi in piazza Cavour e, qualche voce di corridoio, ha fatto sapere che la sua prossima tappa sarà la piazza del Comune. C’è da preoccuparsi? “Assolutamente no – rassicura Mattia Consonni – il cinghiale è Demo ed è solo a caccia di vecchi vinili!”.

Il cinghiale dunque è finto. E’ un’opera d’arte in vetroresina realizzata da Mattia Consonni, idraulico di professione ma con una spiccata passione per il mondo della musica, per recuperare vinili usati e rovinati per arricchire così la sua già numerosissima collezione.

Melody, Demo e …

Il medese non è nuovo a questi ‘coups de théâtre’: prima di Demo, infatti, moltissimi si erano appassionati alle vicende di Melody una mucca che ora si trova al confine con Cabiate. La loro missione, sulle vie della Brianza, è la medesima: devono recuperare vecchi vinili.

“ Gli animali che creo hanno tutti la stessa particolarità: hanno attaccati dei vecchi vinili, sette per l’esattezza – spiega – sette macchie che rappresentano le sette note musicali”.

Ma come si lega la passione per la musica a questi animali in vetroresina?
“Mi è sempre piaciuta la musica, fin da ragazzino e ho così cominciato a collezionare vinili – racconta – poi, un giorno, nel 2012, ho deciso di prendere una tela bianca e di incollarceli sopra: così è cominciato tutto”.

Un percorso artistico iniziato quasi per caso che però ha portato Mattia Consonni molto lontano, tanto che le sue opere sono richieste anche all’estero: “a breve parto per Innsbruck per la fiera d’arte contemporanea – dice – ma ovviamente oggi giorno i vinili, vecchi e rovinati, non sono più così semplici da recuperare come una volta: ecco perché mi sono inventato l’idea di mandare in giro per le strade i miei animali in vetroresina, loro si nutrono di vinili ovviamente e chi passerà a sfamarli riceverà in cambio un regalo, cioè una mia opera d’arte. Ha iniziato tutto la mucca Melody, ora è il momento di Demo il cinghiale e presto arriverà anche uno spettacolare coccodrillo”.

Musica per gli occhi, l’arte di Mattia Consonni

Quante volte, ascoltando una canzone, avete provato delle forti emozioni? Capita spesso e sicuramente è successo anche all’artista medese che però ha voluto fare qualcosa in più per rappresentare le sue sensazioni: Mattia Consonni, infatti, fa vedere la musica attraverso le sue tele. Con una particolarissima tecnica, unica e personale, l’artista medese rende visivo quel che il suo corpo e la sua mente hanno percepito ascoltando una canzone o un brano musicale. Ecco perché il nome scelto per raccontare la sua attività artistica è proprio “Musica per gli occhi”, oggi anche una pagina facebook molto seguita, dove l’artista racconta le sue mostre e mostra i backstage.

Spettacolare la sua installazione alla sala civica “Radio” di Meda in cui l’artista è riuscito a ricoprire tutta la facciata esterna con ben duemilasettecento vinili. Ma le sue opere e le sue installazioni, sono sempre più richieste, sia in Italia che all’esterno, tanto che Consonni ha creato delle opere d’arte su tematiche molto importanti come la violenza sulle donne o il cambiamento climatico.

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