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Dipendenti “infedeli” rubavano farmaci per poi rivenderli al mercato nero: denunciati

Rubavano farmaci dal grosso distributore farmaceutico per cui lavoravano e poi li rivendevano sul mercato nero: è il modus operandi di 17 dipendenti "infedeli", denunciati dai N.A.S. per furto aggravato.

Farmaci

Rubavano farmaci dal grosso distributore farmaceutico per il quale lavoravano e poi li rivendevano sul mercato nero: è il modus operandi di 17 dipendenti “infedeli” scoperti dai Carabinieri dei N.A.S di Milano, nell’ambito di un’indagine che ha coinvolto i comandi di Alessandria, Torino e Cremona e ha toccato le province di Milano, Monza Brianza e Varese. Sono stati denunciati per furto aggravato. 

L’indagine dei N.A.S.

Le indagini sono state avviate nel mese di novembre 2019, a seguito della denuncia presentata dai responsabili del deposito che avevano riscontrato grossi ammanchi di presidi farmaceutici, non certo riconducibili a banali errori di calcolo. Si trattava di 3.000 confezioni di varie tipologie di medicinali, tra le quali spiccavano anabolizzanti e farmaci ad alto costo, per un danno economico complessivo pari a più di 500.000 euro. 

L’immediata attività investigativa, avviata dal N.A.S. di Milano e coordinata dalla locale A.G., ha consentito di identificare e denunciare in stato di libertà per furto aggravato 17 dipendenti sorpresi, grazie al ricorso di attività di monitoraggio tecnico, a sottrarre dai magazzini i medicinali, destinati alla successiva vendita sul mercato illecito.

Solo la mattina dell’intervento, i Carabinieri hanno colto sei dipendenti in flagranza di reato mentre erano intenti a rubare vari tipi di farmaci. Inoltre sono stati eseguiti 17 decreti di perquisizione personale e locale disposti dalla magistratura milanese, al fine di rinvenire e sequestrare le varie specialità medicinali asportate dal deposito farmaceutico nel corso del tempo, le quali, oltre ad essere provento di reato, sono da considerarsi potenzialmente dannose per la salute pubblica qualora non

In conclusione, l’attività investigativa condotta dai militari ha consentito di sgominare un gruppo le cui attività di furto hanno non solo creato un rilevante danno economico all’azienda di cui erano dipendenti, ma hanno soprattutto contribuito a sottrarre, dai canali ufficiali, i presidi medici destinati alle esigenze sanitarie dei cittadini.

Foto: Pixabay

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