È prevista per domenica 19 gennaio la Marcia della Pace, che coinvolge la Caritas del Decanato di Desio (comprendente anche le comunità pastorali di Nova Milanese, Muggiò e Bovisio Masciago), l’Azione Cattolica, Comunione e Liberazione, la Scuola di Italiano per Stranieri, Desio Città Aperta, i Missionari Saveriani e la onlus Talità Kum.
Si parte alle 16.00 da via S.Liberata presso la sede dell’associazione Sole e Luna, si prosegue verso una casa sequestrata dalla mafia per arrivare a piazza del Mercato e concludere nel piazzale del Comune di Desio, dove si terrà la testimonianza di Mbodj Abdoulaye, uno dei primissimi avvocati del foro di Milano con origini senegalesi.
La prima tappa invita a riflettere sull’importanza della parola, intesa come dialogo costruttivo e senza manipolazioni. La seconda, invece, si sofferma sull’attenzione verso l’altro, che è fratello depositario di pari dignità. La terza promuove la comunità, perché la Pace è anche e soprattutto una costruzione sociale. La quarta poggia sull’ecologia, dato che è sempre più rilevante la nostra consapevolezza verso un modo nuovo di abitare la Terra, “la casa comune”.
Oggi più che mai la pace, di cui si celebra la cinquantatreesima Giornata Mondiale, è un bene imprescindibile come ricordato da Papa Francesco nel suo messaggio “La pace come cammino di speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica”, da cui traggono spunto le quattro tappe.
«Il messaggio che vogliamo lanciare è esattamente quello del Santo Padre, cioè Pace come cammino di speranza, in cui rientrino dialogo interculturale, condivisione e conversione ecologica» ci spiega Don Flavio Speroni, vicario parrocchiale di San Giovanni Battista oltre che responsabile della Caritas.
La foto è d’archivio
Scritto da Rossana De Lorenzo
