Besana, il centro cinofilo “la Maggiolina” chiude e cerca una nuova casa per cani e gatti

L'attività verrà sospesa a fine marzo. Centinaia gli animali salvati da allevamenti lager e da luoghi dove venivano maltrattati.

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“Stiamo cercando una nuova famiglia per i cani e i gatti che abbiamo ospitato fino ad oggi nelle nostre strutture”, l’appello arriva da Silvia Sonino, titolare del centro cinofilo “La Maggiolina“, con sede nella frazione Calò di Besana in Brianza.

La struttura da fine marzo sospenderà ogni attività. Una decisione difficile e comunicata ad inizio anno: “dopo tanti anni di grande impegno dobbiamo chiudere– spiega Silvia Sonino – Non sappiamo ancora se sarà una sospensione definitiva o se, in una nuova sede, riprenderemo”.

La ricerca si sta focalizzando su un piccolo posto dove sia possibile aprire un gattile, più complicato invece trovare un luogo dove poter continuare anche l’attività di accoglienza dei cani.

Di recente la struttura è stata venduta e vi è stato un cambio di proprietà. L’immobile ha bisogno di grossi interventi strutturali non più procrastinabili e che l’associazione non può sostenere: si parla di una struttura con 900 metri quadrati di capannone e circa 700, tra gattile e uffici.

Molto dispendiosa anche la stessa gestione: il centro infatti si è sempre sostenuto con le pensioni estive e con le donazioni fatte al momento delle adozioni. Non poche le spese sostenute, dal momento che sono presenti anche diversi animali disabili che necessitano di un costante intervento. Per questo motivo all’interno del centro lavoravano anche tre dipendenti part time, affiancati ogni giorno dai numerosi volontari, circa 25, che coccolavano, incarrellavano e portavano a passeggio gli animali nei prati circostanti.

LA STORIA

Attivo sul territorio del 2007 il Centro cinofilo in questi anni è diventato un punto di riferimento per il territorio, un luogo in cui sono passati centinaia di animali: “solo lo scorso anno abbiamo allattato, svezzato e pre affidato 150 gattini – spiega Silvia Sonino – altrettanti gatti sono stati accolti in pre e post operatorio, in seguito alle sterilizzazioni effettuate dall’Asl”.

Si tratta di gatti adulti, selvatici che vengono catturati nelle colonie per essere sterilizzati e poi rimessi in libertà. Il centro in questi anni però ha accolto anche numerosi cani: in alcuni casi si tratta di animali disabili, paralizzati, ma in questo centro venivano accolti anche cani provenienti dal Sud Italia o dall’Albania, allontanati da allevamenti lager o luoghi dove venivano maltrattati.

Per tutti ora si cerca una nuova famiglia, anche se non è semplice e serve una particolare attenzione: “i cani normodotati non sono aggressivi, ma sono traumatizzati e necessitano di una maggiore attenzione – spiega la titolare – serve una certa esperienza per trattare con loro.  Ai cani con disabilità invece serve una persona che abbia voglia di imparare a gestire un animale carrellato. Speriamo di trovare loro una casa perchè non vorremmo venissero sballottati in altre strutture, traumatizzandoli ulteriormente”.

Scritto da Silvia Moreschi

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