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Arcore, chiusura asilo San Giuseppe: la fredda notte della verità

Questa notte, è la notte della protesta. I genitori, circa un centinaio, hanno raggiunto in comune l'assise di governo chiedendo udienza.  

asilo san giuseppe incontro sindaco

Notte calda, non certo per le temperature vicine allo zero. I genitori dei bambini iscritti all’asilo San Giuseppe hanno deciso di marciare verso il comune. Questa sera 22 gennaio una decina tra papà e mamme sono stati ricevuti dal sindaco, Rosalba Colombo e dal vice sindaco, Valentina del Campo. C’è anche Paola Palma, assessore alla Cultura. Obiettivo chiedere le ragioni dell’annuncio della chiusura dell’asilo San Giuseppe, ad oggi 80 iscritti, e nido, iscritti in 50. Una struttura gestita finora da una fondazione con la partecipazione del Comune.

Una doccia gelata la chiusura, soprattutto per le maestre che erano allo scuro di tutto. Ben 20 dipendenti tra insegnati e personale ausiliario. Il comune, dalle prime informazioni, pare aver esborsato quest’anno ben 90 mila euro per il mantenimento del servizio. Però risulterebbe che molti fornitori non siano stati pagati. Le maestre raccontano di non aver ricevuto neanche la tredicesima. Insomma, una situazione difficile. Molto. Complicata anche dalle dimissioni in novembre del presidente del Cda, Cristina Maranesi dove denunciava le forti difficoltà economiche, la richiesta di mutuo respinta e le difficoltà riscontrante nel condurre le attività in modo efficiente e in linea con gli obiettivi didattici.

I genitori questa mattina hanno ricevuto una lettera inaspettata in risposta al desiderio di iscrivere per il prossimo anno i propri bimbi al nido. Nella lettera in sintesi si leggeva “non siamo certi di poter erogare il servizio, nel caso sarete dirottati verso l’asilo che aprirà (non si sa però quando) alle torri Devero” (con tutte le incognite e i problemi connessi). Da qui la miccia che ha innescato la bomba. Non è stato difficile fare uno più uno e capire che per il San Giuseppe erano scattate le ultime ore. Questa sera la riunione straordinaria, poco dopo la decisione di andare in Comune per il faccia a faccia con l’amministrazione.

Questa notte, è la notte della protesta. I genitori, circa un centinaio, hanno raggiunto in comune l’assise di governo chiedendo udienza. I genitori vogliono terminare il percorso formativo che i loro figli hanno iniziato. Non chiedono altro. Tra di essi anche il consigliere del M5S, Andrea Orrico, che chiede le dimissioni dell’Assessore Palma, rea di aver preso in giro i genitori promettendo che mai sarebbe stato chiuso l’asilo.

“Una notizia terribile il nostro territorio e i lavoratori – le parole di Orrico, che oltre ad essere in consigliere ha un bimbo che frequenta il nido – Mi avevano detto che mentivo, che raccontavo in giro notizie false e invece…! Come minimo mi aspetto le dimissioni dell’assessore competente, che in più di un’occasione aveva detto che mai sarebbe stato chiuso l’asilo. E adesso ne rispondano ai lavoratori di quella struttura”.

Ore 23:32

Al termine dell’incontro. Arriva la notizia che le iscrizioni sono definitivamente chiuse. “Arcore non si prende carico dei non residenti. Per i residenti i genitori dei bambini della scuola dell’infanzia di 4-5 anni devono fare per precauzione le iscrizioni alle scuole statali, quelli di tre anni dove vogliono. Per quanto riguarda il nido dovrebbe esserci un progetto nido nella zona nuova ex Falck dove ci dovrebbero essere 45 posti, ma al momento si sa poco sulle modalità di accesso. La fondazione andrà a morire”.

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